Erano stati fermati a Marzano Appio, dopo un rocambolesco inseguimento sull’A1, tra San Vittore e Caianello. Arriva la condanna a 3 anni e mezzo di reclusione a testa per i 4 componenti della “banda dell’Audi”, così era stata ribattezzata, che aveva messo a segno decine di furti tra la provincia di Frosinone e l’alto casertano.
Ieri il gup Ivana Salvatore, al termine del processo con rito abbreviato, ha pronunciato la sua sentenza: condanna a 3 anni e 6 mesi per 4 i componenti della banda, tutti di origine serba e residenti al campo rom di Secondigliano. Erano accusati di resistenza, lesioni, ricettazione, tentato furto e possesso di segni contraffatti in quanto per agevolarsi le fughe dopo i colpi erano soliti utilizzare un lampeggiante (come quello in uso alle forze dell’ordine) sulla loro auto con targa rubata.
Il pm aveva richiesto per tutti la pena a 5 anni di carcere ma i difensori sono riusciti ad ottenere una riduzione di pena.
La banda, lo scorso mese di ottobre, venne intercettata al casello di San Vittore dalla polizia stradale di Cassino. Gli agenti capirono che qualcosa non andava e provarono a fermare i malfattori. Ne nacque un lungo inseguimento protrattosi per circa 20 km al termine del quale, a Marzano Appio, i quattro vennero fermati.
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