Agenti minacciati e aggrediti nel carcere di Salerno-Fuorni
Pomeriggio di passione, ieri, nel carcere di Salerno, dove una decina di detenuti facinorosi hanno innescato una pretestuosa protesta per ritiri dei pacchi di generi alimentari ed abbigliamento: alcuni agenti sono stati aggrediti e minacciati di morte. Alcuni sono stati costretti a ricorrere alle cure mediche nell’ospedale cittadino. Lo rende noto l’Uspp. “Grazie alla professionalita’ degli agenti in servizio si e’ evitato il peggio”, dice Giuseppe del Sorbo, segretario nazionale Uspp.
“Si tratta dell’ennesimo episodio critico presso il carcere salernitano di Fuorni, – aggiunge il sindacalista – e quanto accaduto dimostra l’urgenza dell’inasprimento delle pene per i reati di aggressione al personale di polizia penitenziaria chiedendo anche l’annullamento dei benefici per i detenuti che si rendono protagonisti delle aggressioni”.
“Il carcere di Salerno – conclude Del Sorbo – ha bisogno di un incremento immediato di personale, un incremento non piu’ rinviabile. Ai colleghi di Salerno giunga la solidarieta’ del sindacato”. “A poco piu’ di un anno dalla sommossa che diede inizio alle violente e tragiche rivolte carcerarie del marzo 2020, il penitenziario salernitano nella serata di ieri e’ divenuto nuovamente e pericolosamente teatro di violenze e gravissima violazione delle regole penitenziarie”, sottolinea Gennarino De Fazio, segretario generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Certo, la situazione da allora e’ complessivamente mutata, – evidenzia – grazie soprattutto a una rinnovata e piu’ incisiva attenzione dei vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ma e’ del tutto evidente che cio’ non sia affatto sufficiente e che il DAP, le carceri, le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria non possano essere abbandonati a se stessi e necessitino di interventi urgentissimi e tangibili da parte del Governo”.
Articolo pubblicato il giorno 3 Aprile 2021 - 14:43