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A Napoli il Museo Darwin Dohrn, fari accesi su ricerca marina

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Danovaro: “Napoli si candida a essere la Capitale del Mare, del Mediterraneo, centro di cultura, di ricerca”

 

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Nasce a Napoli nella Casina del Boschetto, nella Villa Comunale, il Museo Darwin Dohrn (DaDoM), un centro scientifico-culturale aperto al pubblico e dedicato alla divulgazione della ricerca marina della Stazione Zoologica Anton Dohrn – Istituto Nazionale di biologia, ecologia e biotecnologie marine. Obiettivo è aprire al pubblico subito dopo l’estate.

Il DaDoM completa il recupero e la rifunzionalizzazione della Casina del Boschetto, deliberata nel 2015 dal Comune di Napoli con lo scopo “di rafforzare nella Villa le presenze naturalistiche, scientifiche, culturali e didattiche”.

I costi dell’intervento sono stati sostenuti dalla Stazione zoologica Dohrn con il supporto del ministero dell’Università e della Ricerca per oltre 2 milioni di euro a cui si aggiungono i costi per l’allestimento museale che si prevede supereranno il milione di euro. Oltre al Museo, saranno lì ospitati anche la sede del ‘Cluster Nazionale Blue Italian Growth’ e la Fondazione Dohrn a cui sarà affidata la gestione delle guide, della biglietteria e il bookshop. All’interno del DaDoM, i visitatori percorreranno un viaggio negli oceani attraverso il tempo sulle orme di Darwin e Dohrn in cui scopriranno come gli organismi si siano adattati a tutti gli ambienti marini. Una vera passeggiata nel tempo e nella ricerca, in cui il pubblico incontrerà le forme primordiali di vita comparse negli oceani oltre 3 miliardi di anni fa, scoprirà le teorie evolutive e potrà vedere una serie di fossili che mostrano l’evoluzione di forme e funzioni nel corso delle ere geologiche.

Attraverso opere d’arte, sculture, reperti biologici storici, i visitatori potranno apprendere i meccanismi che hanno portato alle attuali forme di vita in una vera ‘galleria della biodiversità’ e come gli organismi marini si muovono, nutrono, riproducono per poi arrivare alla sala polifunzionale che ospitera’ un grande scheletro di balenottera, spiaggiata lungo le coste campane e recuperata dai ricercatori. La sala polifunzionale inoltre ospiterà mostre tematiche, ma anche convegno e seminari scientifici e sarà a disposizione del comune per iniziative.

Il percorso museale include anche un viaggio attraverso gli studi e le carte antiche del Golfo di Napoli, le scoperte degli otre 20 premi Nobel che hanno condotto i loro studi nella Stazione Anton Dohrn fino alle ricerche attuali aggiornate mese per mese. “Napoli si candida a essere la Capitale del Mare, del Mediterraneo, centro di cultura, di ricerca – ha detto Roberto Danovaro, presidente della Stazione zoologica Anton Dohrn – qui spiegheremo ai cittadini quello che facciamo nella Stazione zoologica che è il Centro di ricerca più antico al mondo che studia l’evoluzione della vita marina. Qui si impara – ha aggiunto – ad amare il mare, a rispettarlo. Siamo di fronte al decennio degli oceani per un sviluppo sostenibile e andiamo verso una transizione ecologica e pertanto dobbiamo mettere l’ecologia e il mare al centro dell’attenzione del Governo nei prossimi anni”. Il DaDoM ospiterà anche un laboratorio didattico per gli studenti progettato per svolgere attività pratiche di osservazione e studio mentre nel giardino ci saranno batiscafi visitabili messi a disposizione dall’associazione Mare Amico. Infine un cinema all’aperto che accoglierà le proiezioni del concorso internazionale sul cinema scientifico e documentari marini.

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Articolo pubblicato il giorno 15 Aprile 2021 - 17:40


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