Traslocare a Roma non è un’operazione semplicissima, per usare un eufemismo. Tra le problematiche importanti da segnalare, figurano in particolar modo i permessi, che la ditta di traslochi deve richiedere per poter operare nelle zone a traffico limitato (ZTL). In questo nostro approfondimento odierno spiegheremo nel dettaglio quali permessi servano per effettuare un trasloco nella capitale. Prima di tutto però, il nostro consiglio rimane quello di affidarsi ad esperti nei traslochi a Roma, in modo da essere certi di espletare qualsiasi formalità ed essere in regola sotto ogni punto di vista, affrontando così il trasloco in maniera più serena possibile.
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Se il proprietario (o l’inquilino) dell’abitazione che ha richiesto il trasloco risiede in un’area ZTL, la ditta deve per prima cosa assicurarsi dei permessi per l’accesso alla zona a traffico limitato. Una volta sbrigate le pratiche burocratiche, l’azienda ottiene dal Comune di Roma il permesso di operare in zona ZTL senza doversi preoccupare di una possibile multa da parte della municipale, offrendo così un servizio nettamente più efficiente rispetto a quello offerto da qualsiasi altra ditta che opera nell’area a traffico limitato senza i necessari permessi. Dunque, l’invito è quello di verificare in sede di preventivo che la ditta a cui ci si rivolge offra tale servizio.
Oltre al permesso per l’accesso alla zona ZTL, chi effettua il servizio di trasloco a Roma deve ottenere anche i permessi per l’occupazione del suolo pubblico (noto anche con l’acronimo di OSP). Vi sono delle tempistiche da rispettare: in genere, la ditta deve presentare domanda per l’OSP dai 25 fino a 50 giorni prima del trasloco. Una volta ottenuti i permessi, l’azienda chiamata a completare il trasloco da una casa a un’altra all’interno del Comune di Roma può operare con i propri mezzi in tutta tranquillità, anche qualora le operazioni richiedano più giorni per portare a termine l’attività.
A questo proposito, l’azienda deve presentare al Comune di Roma tutta una serie di documenti. In primis, è necessario che il titolare della ditta (o un suo delegato) si rechi in Comune per richiedere il modulo riferito all’occupazione del suolo pubblico. Va poi presentato un disegno dell’area in cui si richiede di operare, inviando fino a un totale di tre copie. Occorrono poi due marche da bollo di 14,62 euro ciascuna, il documento d’identità del cliente (vale a dire della persona che richiede il servizio di trasloco), una relazione tecnica riportante tutte le principali informazioni, tra cui la data dell’occupazione del suolo pubblico e con quali mezzi, e infine la copia fronte e retro del libretto di circolazione del mezzo con cui si intende occupare il suolo appartenente al Comune.
Oltre alle zone ZTL, il Comune di Roma è diviso in varie aree speciali. Una di queste è l’area A1: qualora il trasloco debba avvenire in questa sede, c’è la necessità di rispettare il permesso secondo cui è possibile effettuare il carico merci entro e non oltre le ore 11:30 del mattino. Esistono poi anche altre problematiche di natura logistica, come ad esempio la reperibilità del parcheggio nei pressi dell’abitazione (vale a dire del luogo di carico): a tal riguardo, una mano potrebbe arrivare dallo stesso richiedente del trasloco, che dovrebbe posizionare la propria auto nel parcheggio davanti alla propria abitazione non appena ne abbia la possibilità, almeno un paio d’ore prima l’arrivo della ditta di trasloco o direttamente dalla sera precedente.
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