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“Come e’ stato ampiamente comunicato la scelta di sospendere in via precauzionale il vaccino AstraZeneca e’ stata delle autorita’ sanitarie di 4 Paesi e provoca una grande sfiducia o comunque rallentamento della campagna vaccinale”. Lo ha detto Giuseppina Tommasielli, membro dell’Unita’ di crisi della Regione Campania, intervenendo nella trasmissione “Barba e capelli” su Radio Crc Targato Italia.
La dottoressa ha poi proseguito: “Non sono d’accordo con la decisione dell’Aifa e alla luce del rapporto rischio-beneficio avrei sospeso quei lotti su cui va dimostrato il nesso. La scelta di chiudere tutto avra’ ricadute pesanti sul clima di fiducia che deve accompagnare la campagna di vaccinazione. Bisogna andare a un sequestro cautelativo dei lotti sospetti e aumentare la sorveglianza di determinate reazioni.
L’ultima cosa da fare era la sospensione perche’ quando le Procure iniziano ad arrivare, l’operatore sanitario non si sente garantito mentre abbiamo bisogno di un esercito di operatori. Con la spada di damocle della magistratura rischiamo di pagarla. Serve una regia centrale ma non si possono prendere decisioni improvvide”. Infine, Tommasielli aggiunge: “Siamo rimasti stretti in questa tenaglia. La grande richiesta della cittadinanza per il vaccino rischia di ammazzare la speranza che e’ necessaria di fronte alla crisi sanitaria ed economica. La sospensione e’ stata sbagliata, ora ci vorra’ un lavoro enorme da parte di tutti per far tornare questo clima di fiducia”.
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