Scosse di terremoto a distanza di 10 minuti circa l’una dall’altra stanno facendo tremare l’Italia centrale oggi 27 marzo: lo sciame sismico continua.
La prima scossa, più violenta, è stata registrata alle 14,47 di magnituto 5.6, la seconda alle 15 e 59 secondi di magnituto 4.1, poi in successione altre di minore entità fino alle 15,21 con una scossa di magnituto 4.0, e poi ancora alle 15,45 con magnitudo 2.9. A renderlo noto Ingv l’istituto di Vulcanologia.
I terremoti sono stati localizzati nel mare Adriatico ad una profondità il primo di 5 chilometri, il secondo di 10 chilometri, il terzo a 11 km di profondità. La terra ha tremato in tutta l’Italia centrale: Puglia, Abruzzo, Campania, Molise e Lazio in particolare. Numerose le telefonate al centralino dei vigili del fuoco, per ora non si registrano danni a persone o cose.
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Una terza scossa di Terremoto, sempre nel mare Adriatico Centrale, di magnitudo 3.4 e’ stata registrata alle 15.12 dall’Ingv.
La scossa di Terremoto che si è registrata oggi pomeriggio nell’Adriatico Centrale “risulta avvertita dalla popolazione”. Lo rende noto il Dipartimento della Protezione Civile su Twitter. “La sala Situazione Italia – si legge nel tweet – è in contatto con le strutture di protezione civile sul territorio”. L’epicentro è stato individuato a 100 chilometri dalle Isole Tremiti.
“In quest’area la sismicità dal 1985 ad oggi è molto frequente con eventi di magnitudo ML compresa tra 4.0 e 4.9 come quelli avvenuti nel 1988 e nel 2007 localizzati a sud dell’epicentro di questo pomeriggio. Guardando il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, ha detto l’Ingv, nell’area inoltre è presente un terremoto con epicentro poco a ovest dell’evento di questo pomeriggio, avvenuto 2 gennaio 1978 di magnitudo stimata Mw 5.0. La mappa di scuotimento calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche Ingv e Dpc mostra dei livelli di scuotimento fino al IV grado Mcs sia sulle coste della Puglia sia su quelle della Croazia. Il terremoto è stato risentito in un’area molto vasta dell’Italia centro-meridionale, in particolare nell’area adriatica. Come si evince dai dati raccolti dal questionario di ”Hai sentito il terremoto?”, con effetti stimati, al momento, fino al V-VI grado MCS sulle coste pugliesi, soprattutto nei comuni del Gargano, nella provincia di Foggia. Risentimenti diffusi fino alle coste marchigiane, ma anche in Campania e nel Lazio.
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