Arte e Musei

Sovrintendenza di Pompei, le prime spine per Zurchtriegel

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E’ stato sospeso l’affidamento del Servizio di Vigilanza esterna notturna degli Scavi di Boscoreale.

Lo si apprende da un Comunicato diretto alla sigle sindacali CGIL/FP, CISL/FPS, UIL, CONFSAL UNSA, FLP/BAC, CONFiNTESA e USB, firmato digitalmente dal Segretario Amministrativo Davide Russo “per il Direttore Generale ad interim”.

La formula indiretta della firma del provvedimento ci farebbe intendere che il nuovo Direttore Generale Zurchtriegel, di fresca nomina, si insedierà compiutamente soltanto nei prossimi giorni, forse a partire dalla fine di questo mese di Marzo, mentre il Direttore Generale uscente Osanna avrebbe mollato definitivamente gli ormeggi per insediarsi nella Capitale alla guida dei Musei d’Italia.
LA PRIMA GRANA PER IL DIRETTORE ZURCHTRIEGEL

In pratica, Gabriel Zurchtriegel si ritroverà ad affrontare la spina di una agitazione sindacale innescata da un recentissimo appalto di Custodia e Vigilanza notturna, non a lui riconducibile. L’appalto sarebbe stato affidato d’urgenza e quindi oggetto di deregulation tecnico-amministrativa.
Però va detto che con la stessa urgenza è stato ritirato, giusta un comunicato dell’Amministrazione del Parco di Pompei che recita così : “…questo Parco ha tenuto conto di quanto sollevato” dai Sindacati. E poi continua così: “…si porta a conoscenza delle SSLL che, a decorrere da Lunedì 8.cm il personale del Sito di Boscoreale sarà inserito in un’unica agenda turni che farà capo ai Sigg. Coordinatori di Pompei Scavi che gestiranno la turnazione dell’intero personale”.
Siamo quindi di fronte a una netta retromarcia della Amministrazione del Parco, che smentisce le precedenti decisioni formali di affidamento in appalto esterno di quel servizio di vigilanza notturna.

Antonio Pepe della CISL/FP  ha detto fuori dai denti: “I sindacati unitariamente vedono in questa decisione una prova generale per l’estensione di un simile appalto del Servizio di Vigilanza notturna esteso all’intera area archeologica di Pompei, e oltre. Ma saranno vigili sulla questione, anche se intanto vogliono capire come e da chi è nata la iniziativa”.
Per Zurchtriegel – fresco di selezione con tanto di bollo della Presidente emerita Marta Cartabia, oggi Ministro della Giustizia nel Governo di Mario Draghi – si prospetta quindi un impegno spinoso, alla cui genesi è stato estraneo, certamente.

Il preponderante “fattore C” di Massimo Osanna gli fa però ereditare questa prima spina. Noi ricordiamo infatti ai lettori che in tanti hanno salutato come frutto di una discutibile mossa strategica di politica dei Beni Culturali il nuovo incarico di Direttore a Gabriel Zurchtriegel, giudicato giovane e inesperto. E molti hanno visto l’incarico come una incoronazione, una vera e propria successione dinastica, che sarebbe stata ispirata dal suo predecessore, ma tessita abilmente dalla massima carica ministeriale, suo convinto sponsor.

Da parte sua il Ministro Franceschini, nel trapasso dal governo Conte-due al Governo Draghi, ha subito però – suo malgrado – la amputazione della Materia Turismo e annessi e connessi. Si é quindi oggi ritrovato con un Dicastero azzoppato nelle competenze e ridimensionato nella struttura, dopo avere disinvoltamente traghettato l’intero bastimento del MiBACT dal gialloverde Conte-uno al Giallorosso Conte-due. E dopo averlo recuperato da Bonisoli, un tecnico di passaggio nei BBCC, scomparso nell’abisso del nulla esistenziale, dopo una breve stagione da ministro, dimenticata dai più.

LE ISPEZIONI ANTIMAFIA SUI CANTIERI

Ma un’altra spina spunta dalla corona pompeiana ereditata dall’incolpevole Zurchtriegel. E’ quella delle ispezioni antimafia ad alcuni cantieri di Pompei – e quindi agli atti tecnici e amministrativi relativi – disposta dal Prefetto di Napoli Marco Valentini. L’accesso è eseguito dalla Direzione Investigativa Antimafia per il contrasto alle infiltrazioni mafiose attraverso il proprio Gruppo Operativo. Quest’ultimo opera presso la Prefettura di Napoli ed è stato affiancato nel primo accesso agli Scavi di Pompei dai Carabinieri della Stazione CC di Pompei al comando del Luogotenente Angelo Esposito. E, infine, non va dimenticata la inchiesta nata al finire della ultima legislatura su denuncia di una serie di parlamentari del Comprensorio vesuviano, e oltre, riguardante l’edificio che fa bella mostra di sé (ndr: si fa per dire…) presso la Porta di Stabia degli Scavi di Pompei nella ex Pineta demaniale. Sì, proprio quello che fu definito archeomostro, ma che oggi ospita gli uffici del Parco. Non si sa se ancora in attesa di un collaudo definitivo.

Federico L. I. Federico

 


Articolo pubblicato il giorno 7 Marzo 2021 - 12:08

La Redazione

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