“Rimaniamo sconcertati perché a causa di un incentivo applicato da funzionari delle Asl alle retribuzioni dei medici convenzionati campani dell’emergenza sanitaria 118, a seguito di una delibera regionale che attribuiva l’indennità di euro 5,16, si voglia adesso, dopo 20 anni di distanza, nel pieno della pandemia da coronavirus pretendere arretrati a tutti i medici del 118 della Campania. Si tratta di somme che arrivano anche a centomila euro e tale richiesta ha il sapore punitivo per una categoria medica che è in prima linea contro il coronavirus”.
Punti Chiave Articolo
“La Regione Campania deve chiarire quale sia il destino del 118 nella nostra regione. Questa vicenda è emblematica perché rischia di azzerare il servizio dell’emergenza con una fuga di tutti i professionisti da questo settore medico. Per di più non vorremmo che dietro a questa vicenda si celasse la volontà di privatizzare il servizio, aprendo a cooperative e a imprenditori privati”.
“Per queste ragioni è più che mai giusta la proclamazione dello sciopero del 26 marzo prossimo in Campania, con il fermo di tutti i medici del 118 che operano sulle ambulanze. Il Sindacato Medici italiani è al fianco di questa protesta e auspica un pronunciamento chiaro della Regione Campania e del Presidente De Luca sul futuro del 118”, conclude il segretario regionale campano dello SMI.
L'ultimo sequestro è avvenuto lunedì, da parte della Polizia di Stato, con la denuncia ai… Leggi tutto
La Gjordan nel chiudere il 2024 con un bilancio soddisfacente ha festeggiato i successi con… Leggi tutto
Secondo quanto emerge dalle indagini due elementi chiave avrebbero incastrato Kai Dausel, compagno di Silvia… Leggi tutto
Un arresto è stato eseguito dalla Polizia di Stato nella serata di ieri, coinvolgendo un… Leggi tutto
La città di Napoli si prepara a celebrare uno dei suoi poeti più amati, Salvatore… Leggi tutto
Il tribunale del Riesame ha respinto l’appello presentato dalla Procura di Napoli, che contestava la… Leggi tutto