Un segnale importante, con un cartellone straordinario, tutto proiettato in modalità streaming, visibile sui canali digitali del Comune e del Museo (www.comune.baronissi.sa.it e sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/FRaCBaronissi ) per avvicinarci alla Pasqua attraverso l’arte, le mostre, l’antropologia, la cultura e la musica.
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“Siamo prossima alla Pasqua e ancora, nonostante tutti i grandi sacrifici e gli sforzi che hanno contraddistinto un anno, la malattia pandemica ci costringe a star distanti, a tener chiuse le strutture culturali, quei luoghi ove la comunità ritrova lo spirito che accomuna gli animi – sottolinea il sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante – Abbiamo scelto, come Comune, di dar maggiore spazio alle iniziative programmate e realizzate dal Museo-FRaC per la Settimana Santa. È un segnale forte che, pur nel rispetto delle norme ministeriali e regionali, mira a tenere insieme la nostra comunità nei valori della fratellanza e della solidarietà. Il mio ringraziamento e quello dell’Amministrazione comunale va agli artisti, ai musicisti, agli illustri relatori che, con la loro disponibilità, hanno reso possibile tali iniziative. La cultura è un mastice forte, tiene da sempre insieme le generazioni. Santa Pasqua a tutti”.
“Anche se il portale d’ingresso al Museo-FRaC resta ancora chiuso, non abbiamo rinunciato a tessere la rete di relazioni che, da un anno online, ci tiene in contatto e in dialogo con quanti seguono, attraverso i canali digitali e social, la nostra attività di promozione culturale. Con gli amici dell’Associazione “TuttiSuonati” e con quanti collaborano alle attività del museo, abbiamo programmato alcune iniziative che scandiranno la Settimana Santa. È un modo per sentirci e sentirvi vicino”, evidenzia Massimo Bignardi, Direttore del Museo-FRaC,Baronissi.
Giovedì Santo, 1 Aprile alle ore 18 sui canali del Museo FRaC online, è prevista l’inaugurazione della mostra GIANNI ZANNI, IN CŒNA DOMINI, una rielaborazione in chiave fotografica del menù dell’ultima cena del Cristo, rappresentata da diversi artisti nei secoli passati e di cui certamente il più conosciuto è il Cenacolo di Leonardo.
“La libertà che mi sono concesso – scrive l’artista – è stata quella di ritrovare, per poi trasporle in immagini fotografiche, le varie declinazioni della stessa forma di cibo e un esempio per tutti vale l’immagine del pesce, emblema indiscusso della simbologia cristologica, nonché pezzo forte dei finissimi pasticceri salentini nella versione realizzata in pasta di mandorla”.
Venerdì Santo, 2 Aprile alle ore 18, il Museo FRaC online ha organizzato l’incontro dedicato alla PROCESSIONE DEI CELESTINI, con immagini dei riti pasquali dell’isola di Procida.
Interverrà il professore Paolo Apolito in dialogo con il critico d’arte Massimo Bignardi.
L’incontro è stato ideato nell’ambito del programma di iniziative promosso dal Museo-FRaC e dal Comune di Baronissi, per Procida2022, Capitale Italiana della Cultura.
“La processione del Venerdì Santo di Procida è una tradizione antichissima, risalente alla fine del Seicento. Nella processione, organizzata dalla “Confraternita dei Turchini” (fondata nel 1629 dai Gesuiti) i giovani di sesso maschile dell’isola, vestiti della classica “veste” di “confratello” (saio bianco sormontato dalla “mozzetta”, e mantello di colore turchese), portano a braccia dei carri, rappresentazioni plastiche (detti “misteri“) di carattere religioso per un percorso che si snoda attraverso il centro storico, dal borgo più antico di Terra Murata fino al porto della Marina Grande”.
Martedì Santo, 30 marzo alle ore 20.30, il Museo-FRaC, Baronissi online ospita il concerto LE ULTIME SETTE PAROLE DEL NOSTRO REDENTORE IN CROCE, brani dell’Oratorio di Franz Joseph Haydn eseguiti dal Quartetto d’Archi della Camerata Strumentale dell’Università di Salerno. Un evento culturale, ispirato dall’Associazione Culturale Tutti Suonati per raccogliere fondi per i Progetti di AVSI, una ONG che lavora soprattutto nell’ambito dell’educazione dei bambini.
Il concerto visibile sui canali digitali, organizzato in collaborazione con la Cappella Universitaria, la Fondazione Avsi e con il supporto del Museo Diocesano di Amalfi, consiste nella rappresentazione di alcuni brani dell’Oratorio Le ultime 7 parole del nostro Redentore in croce, di Franz Joseph Haydn eseguiti dal Quartetto d’Archi della Camerata Strumentale dell’Università di Salerno, accompagnati dalla lettura di alcuni testi di contesto, commentati da letture sul tema “La misericordia che riedifica”.
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