Ricoverata all’ospedale Monaldi per una dissecazione aortica, muore per un ritardo negli interventi. La famiglia denuncia e la Procura partenopea apre un procedimento penale per il decesso di M. C., 64 anni, di Napoli, avvenuto il 14 marzo 2021
Nel registro degli indagati, sono iscritti due medici che hanno avuto in cura la vittima e disponendo lโautopsia sulla salma.
La donna, che soffriva giร da qualche anno di questa patologia, la mattina dellโ11 marzo ha cominciato ad avvertire forti dolori allโaddome, alla schiena e al torace: a quel punto i familiari hanno contattato il cardiochirurgo che la seguiva e che presta servizio allโospedale Monaldi. Il quale ha consigliato di condurla al pronto soccorso dellโospedale Cto, della stessa azienda ospedaliera del Monaldi, dove la paziente รจ stata sottoposta a una Tac.
Inizialmente il suo cardiochirurgo ha comunicato che lโesame non aveva rilevato variazioni rispetto allโultima Tac, risalente ad alcuni mesi prima, ma nel primo pomeriggio dello stesso giorno, dopo ulteriori approfondimenti, ha spiegato come in effetti si fosse riscontrata una nuova dissecazione dellโaorta, invitando la sessantaquattrenne a ricoverarsi al Monaldi dove avrebbe potuto seguirla da vicino ed, eventualmente, intervenire chirurgicamente, e dove M. C. รจ stata condotta in ambulanza la stessa serata dellโ11 marzo.
Lโindomani, venerdรฌ, nel pomeriggio, dopo una mattina abbastanza tranquilla, la paziente ha riferito telefonicamente ai parenti, che non potevano assisterla per le norme anti-Covid e avevano sue notizie solo per telefono, di soffrire nuovamente delle algie del giorno precedente e il suo tono di voce era sempre piรน basso, fino quasi a sparire del tutto sabato mattina. Una situazione peggiorata ulteriormente domenica 14 marzo, il suo ultimo giorno di vita: in una video chiamata con la nuora, la sessantaquattrenne palesava difficoltร nellโesprimersi, uno dei sintomi tipici della dissecazione aortica, e aveva rivelato di avere brividi di freddo e la febbre.
Sia sabato sia domenica, quindi, i congiunti hanno chiesto lumi ai sanitari, sempre per telefono, domandando anche come mai alla signora non fosse ancora stato effettuato alcun controllo specifico nรฉ prescritto alcun medicinale per i disturbi lamentati, ma gli operatori hanno sempre minimizzato, sostenendo che la mancanza di voce non era collegata alla patologia di cui soffriva, che probabilmente si trattava di una banale tracheite e che al piรน le avrebbero dato un antipiretico, assicurando comunque che le avrebbero fatto dei prelievi di sangue per inquadrare meglio la situazione e che il martedรฌ seguente, 16 marzo, lโavrebbero sottoposta ad una nuova Tac per individuare la giusta terapia.
Ma non cโรจ stato tempo. Unโora dopo lโultimo colloquio avuto con lโospedale, alle 17.35 di domenica 14 marzo, i parenti della vittima sono stati chiamati dal medico che la seguiva e che li ha avvisati che si stava recando al Monaldi: i medici del reparto gli avevano comunicato che le condizioni di M. C. si erano aggravate, aveva perso conoscenza e stavano tendando di rianimarla. I suoi cari sono corsi allโospedale ma al loro arrivo il cardiochirurgo in persona li ha informati del decesso della donna, senza addurre motivazioni.
Sconvolti dalla notizia e non riuscendo a capacitarsi dellโimprovviso, tragico epilogo, i suoi congiunti quella sera stessa hanno presentato formale denuncia presso la stazione dei carabinieri di Napoli Marianella e per essere assistiti, attraverso il consulente legale dott. Vincenzo Carotenuto, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., societร specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che ha subito richiesto di poter acquisire tutta la documentazione clinica disponibile per poterla vagliare.
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Nellโesposto i congiunti della vittima hanno chiesto allโautoritร giudiziaria di accertare se vi siano state negligenze da parte del personale medico e infermieristico del reparto di cardiochirurgia del Monaldi circa lโassistenza prestata alla vittima e il monitoraggio della sue condizioni cliniche. Istanze ritenute meritevoli di una risposta e un approfondimento dalla Procura di Napoli. Il Pubblico Ministero dottor Giuseppe Tittaferrante ha infatti aperto un fascicolo per lโipotesi di reato dei omicidio colposo iscrivendo, come atto dovuto, nel registro degli indagati due medici della Cardiochirurgia. Il Sostituto Procuratore, inoltre, ha disposto un accertamento tecnico non ripetibile per stabilire le cause del decesso, nominando tre consulenti tecnici: i dottori Giuseppe Addeo, medico legale, Elio Franco, cardiochirurgo, e Giulio Benincasa, anatomopatologo. Lโincarico per lโesame autoptico, che sarร decisivo per capire cosa sia successo, viene conferito quest’oggi, mercoledรฌ 24 marzo, alle 14.30. Il magistrato, infine, giovedรฌ 25 marzo presso il Palazzo di Giustizia sentirร personalmente come persona informata sui fatti la nuora della sessantaquattrenne, lโultima ad averla sentita per telefono.
Articolo pubblicato il giorno 24 Marzo 2021 - 11:15