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Pasticciera casertana col reddito di cittadinanza: indagata per truffa da 16 milioni

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Pasticciere casertano col reddito di cittadinanza: indagato per bancarotta.

L’indagine รจ stata conclusa dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Treviso e riguarda una truffa e reati fallimentari nei confronti di una societร  operante nel settore del commercio e della distribuzione di prodotti tecnologici digitali, di un notissimo brand statunitense.

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Lโ€™indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Treviso e svolta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, ha permesso di individuare una serie di operazioni aziendali, aventi lโ€™unico fine di distrarre, anche tramite attraverso societร  di diritto estero, il patrimonio aziendale della societร  fallita, con un danno per i creditori, esposti per oltre 16 milioni di euro.

Lโ€™amministratore dellโ€™azienda, un sessantenne residente in provincia di Pisa, dopo aver pianificato la sua โ€œuscitaโ€, cedendo lโ€™intera partecipazione a una societร  estera, al fine di sottrarsi alle responsabilitร  penali, ha fatto subentrare nella carica una โ€œprestanomeโ€, una trentenne, residente in provincia di Caserta, ex pasticciera e ora beneficiaria del reddito di cittadinanza, giร  titolare di altre societร  operanti nello stesso settore commerciale ma priva di qualsiasi spessore imprenditoriale, riuscendo cosรฌ a sottrarre alla societร  liquiditร  per 600 mila euro, beni aziendali e rimanenze di magazzino per oltre 6 milioni di euro, oltre a effettuare pagamenti โ€œpreferenzialiโ€ a vantaggio di alcuni creditori per 4,5 milioni di euro.

Nel corso delle indagini รจ emerso peraltro che lโ€™amministratore, carpendo la fiducia di fornitori esteri che confidavano sulla soliditร  dellโ€™azienda trevigiana, ha acquistato, con pagamento dilazionato in piรน soluzioni, prodotti informatici per oltre 3,5 milioni di euro. Dopo il pagamento della prima rata, perรฒ, le successive non venivano onorate, causando quindi un danno rilevante alle societร  straniere.

Ma anche diversi istituti di credito sono caduti vittime dei raggiri dellโ€™uomo, che aveva studiato un sistema ingegnoso per accumulare illecitamente liquiditร : egli infatti si รจ fatto concedere dalle banche oltre 2,8 milioni di euro a titolo di anticipazione sulle fatture emesse, salvo poi contattare i propri clienti, indicando loro di pagare le fatture con versamenti su conti correnti accesi presso istituti di credito diversi.

Con lโ€™aggravarsi della situazione economica generale, le indagini sui reati fallimentari sono letteralmente โ€œesploseโ€. Solo nellโ€™anno 2020, la Guardia di Finanza di Treviso ha concluso 70 operazioni, denunciando 140 persone e accertando distrazioni patrimoniali per oltre 400 milioni di euro.

Questi dati testimoniano la particolare attenzione delle Fiamme Gialle trevigiane e della locale Autoritร  Giudiziaria verso un tipo di illeciti particolarmente pericoloso per la soliditร  e la credibilitร  del sistema economico nel suo complesso. Lโ€™impegno della Guardia di Finanza รจ costante e mira alla tutela del mercato dei capitali, dellโ€™economia legale e della corretta concorrenza tra le imprese.


Articolo pubblicato il giorno 1 Marzo 2021 - 10:24


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