Opera edile abusiva nel Casertano: Procura ordina abbattimento
Alvignano. Nel corso della mattinata odierna, (come già accaduto con diversi manufatti abusivi nel comune di Cellole), è iniziata la demolizione di una struttura edilizia abusiva, costituita (in sopraelevazione al preesistente) in cemento armato e solaio latero cementizio posto al secondo piano e di una scala esterna in calcestruzzo, ubicato nel Comune di Alvignano alla via Alamba Alagi n. 23.
Dette opere edilizie abusive oggetto di demolizione (con conseguente ripristino dello stato dei luoghi) sono state realizzate senza alcun criterio sismico poiché le stesse sono prive di qualsiasi autorizzazione amministrative e di agibilità-collaudo sismico. Ciò provoca un pericolo per l’incolumità sia per le persone residenti e sia per i cittadini che frequentano la zona.
La zona è coperta da diversi vincoli: vincolo sismico e di inedificabilità dal piano regolatore comunale.
L’ordine di demolizione, disposto dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, prevede l’abbattimento del manufatto, l’acquisizione dell’area di sedime sulla quale insisteva il manufatto abusivo, l’attivazione delle procedure tendenti al recupero delle spese giudiziarie nei confronti del costruttore abusivo, l’integrale applicazione della normativa in tema di sicurezza nei cantieri e recupero dei materiali residuati dalle demolizioni.
Questa Procura della Repubblica continua pertanto nella doverosa attività di demolizione dei manufatti abusivi consentendo, in tal modo, il ripristino dell’integrità del territorio. A tal fine, allo scopo di riaffermare i principi di legalità e giustizia in una provincia in cui a lungo è stata praticata e alimentata invece l’illegalità, è stato riorganizzato e potenziato l’Ufficio Demolizione, con personale di polizia giudiziaria, appartenente all’Aliquota Carabinieri Forestali, Ufficio che coordinerà le procedure per le ulteriori demolizioni dei manufatti abusivi insistenti nella Provincia di Caserta.
L’attività di demolizione, come in genere l’attività di repressione/prevenzione, in realtà, sensibilizza le comunità a un uso del territorio appropriato e rispettoso. Le demolizioni trasmettono il segnale inequivocabile che l’abusivismo viene combattuto fino in fondo e che, soprattutto, non è conveniente.
Peraltro, la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nell’individuazione dei manufatti abusivi da abbattere utilizza dei criteri di priorità, di natura oggettiva e predeterminata, che non rispettano il solo ordine cronologico, ma che tengono conto del bilanciamento dei beni/interessi costituzionalmente rilevanti in gioco (il bene/valore dell’ambiente, della salvaguardia del territorio (vincoli), dell’uguaglianza sostanziale, dell’equità, della ragionevolezza e solidarietà sociale, nonché della funzione della proprietà.
Articolo pubblicato il giorno 2 Marzo 2021 - 20:26