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‘Non volevo ucciderla…’, le lacrime e la confessione di Pinotto

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“Non vedrò più figlio, non so come farò a sopportarlo”.

Ha pianto più volte durante la sua confessione Pinotto Iacomino che l’altra notte a Napoli ha ucciso con 12 coltellate la compagna Ornella Pinto e madre del piccolo che compirà 4 anni il giorno della festa del papà.

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E’ in carcere a Terni da ieri sera dopo la fuga e la consegna ai carabinieri di Montegabbione, paesino umbro dove vivono alcuni suoi familiari. Ieri pomeriggio ha reso piena confessione davanti al pm Elena Neri della Procura di Terni.

la confessione: ‘Non volevo, ho perso la testa…’

“Non volevo ucciderla- ha detto- ero entrato in casa per cercare una riappacificazione. Da circa un anno non andavamo più d’accordo. Abbiamo iniziato a discutere. Lei ha continuato a respingermi dicendomi che non voleva più tornare con me. Ho pensato che non averi visto più mio figlio e ho perso la testa…”.

 la ricostruzione del femminicidio

Il delitto – in base a quanto si apprende da fonti investigative – sarebbe avvenuto dopo una lite. In casa, al momento dell’omicidio, era presente anche il figlio minorenne della coppia. Giuseppe ‘Pinotto’ Iacomino, che gestisce con i suoi familiari un piccolo albergo ad Ercolano è entrato nella casa dove la professoressa di sostegno (Ornella è laureata in filosofia) del Liceo Artistico Santissimi Apostoli a Napoli, con la chiave che aveva ancora con se nonostante la separazione da circa due settimane. Erano da poco passate le 4,30 della notte. Ornella che era in camera da letto si è svegliata , dormiva accanto al figlioletto. I due hanno iniziato a litigare in cucina, poi il raptus improvviso. Pinotto ha afferrato un coltello e l’ha colpita più volte. Ornella ha cercato di difendersi, è scappata in camera da letto. Ma la furia omicida di Pinotto non su placata nonostante la presenza del figlio che nel frattempo si era svegliato per le urla della mamma. E li ha inferto il colpo probabilmente mortale. Pinotto è scappato lasciando l’appartamento al terzo piano di via Filippo Cavolino  a pochi passi da piazza Carlo III.

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Sulla versione dei fatti fornita dall’uomo i carabinieri del Nucleo investigativo di Terni e del comando compagnia di Orvieto – sotto il coordinamento diretto del procuratore capo Alberto Liguori – insieme agli agenti della squadra mobile di Napoli, svolgeranno comunque approfondimenti. Quanto alla scelta di costituirsi a Montegabbione, secondo quanto accertato dai militari e’ emerso che l’uomo, dopo essersi allontanato dal luogo dell’omicidio, si e’ messo alla guida della propria auto  e si è diretto nel paesino umbro dove si era riparato da alcuni giorni a casa di parenti.

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Il ricordo sui social

Da ieri mattina sui social molte colleghe e amiche hanno voluto ricordare la prof uccisa. Commovente quello della sua amica Federica Esposito che posta anche una foto insieme con al vittima: “Si è spenta, Ornella Pinto, una giovane professoressa di 39 anni, uccisa dall’ex-convivente, con 12 coltellate all’addome.
un giorno questa splendida donna mi scrisse: “ciao piccolina, diciamoci la verità, l’adolescenza è una vera schifezza! ma è destinata ad essere superata e soprattutto essere ricordata con un sorriso proprio come è successo a me […] ricorda sempre che come me ci sono tante persone che ti vogliono bene e che non sarai mai sola […]

la tua principale alleata e amica per superare i momenti difficili è in te! solo quando imparerai ad esserti amica e ad amarti riuscirai ad accettare anche l’amore e il supporto degli altri […] tu non cadere in tentazione e se proprio dovesse capitare immagina una carezza su quella testolina piena di pensieri e di splendidi capelli… quella carezza è la mia! “
queste sono poche di tutte le parole che ha speso questa donna per me, nei mesi di “chiacchiere” infinte, ed è impossibile racchiudere in 4 righe la forza che mi ha trasmesso e tutte le cose che mi ha insegnato, ho sempre conservato gelosamente tutto questo.
è facile parlare di femminicidio e di “numeri” quando questi non ti toccano da vicino. Sit tibi terra levis 💔”.

Rosaria Federico


Articolo pubblicato il giorno 14 Marzo 2021 - 08:31


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