Un progetto che coniuga opportunità di riscatto al rispetto per l’ambiente. All’interno dell’Istituto penale per i Minorenni di Nisida, a Napoli, è nato ‘NisidArte – Officine creative’, nome proposto dagli stessi ragazzi a sottolineare non solo il legame con l’isola ma anche l’ambizione di produrre oggetti, utilizzando materiali ecologici e riciclati, principalmente rame e ottone.
L’idea e la realizzazione del progetto è della Fondazione ‘Il meglio di te – Onlus’, presieduta da Fulvia Russo, organizzazione attiva da 16 anni nel carcere dell’isola e nei contesti a rischio della città di Napoli e in ambito internazionale, con il supporto del Soroptimist International d’Italia, presidente Mariolina Coppola, l’associazione mondiale di donne impegnate nel sostegno all’avanzamento della condizione femminile nella società, che già da tempo porta avanti centinaia di iniziative con le strutture carcerarie femminili, grazie a un protocollo con il Dap.
Per questa startup, il Soroptimist ha donato materiali e attrezzature per realizzare numerose spille a forma di ape disegnate dall’artista Bruno Fermariello per festeggiare il progetto ambientalista in occasione del centenario dell’associazione. Tre giorni a settimana, alcuni ospiti del penitenziario minorile frequentano il laboratorio in cui il maestro Francesco Porzio, con la supervisione organizzativa di Raffaele Zocchi, volontario della Fondazione, insegna loro i processi produttivi e le modalità di collaborazione per la formazione di un gruppo di lavoro sano ed efficiente.
Partendo dalla fantasia, i ragazzi hanno già iniziato a produrre oggetti dal notevole valore artistico, mettendo in pratica il percorso creativo che porta l’idea a svilupparsi prima sul foglio di carta e, poi, a realizzarsi in concreto.
“L’ambizione – ha spiegato la presidente Russo – è che questo progetto possa evolversi quanto prima in un’attività produttiva e di vendita che permetta l’autosostentamento, come già avvenuto in passato per il laboratorio delle ceramiche griffate ‘Nciarmato a Nisida che la Fondazione ha attivato, attrezzato e poi affidato alla Cooperativa sociale Nesis – gli amici di Nisida Onlus che, dopo un primo periodo sotto il sostegno economico della Fondazione, ora cammina con le proprie gambe, autofinanziando le attività per i ragazzi riuscendo ad assumere anche alcuni di loro al termine del loro periodo di detenzione”.
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