I finanzieri del II Gruppo, nel contesto di specifiche attività di analisi di rischio e di osservazione del territorio, hanno individuato nel sedime portuale partenopeo un’area di circa 600 metri quadri in cui erano ammassate tonnellate di rifiuti speciali, parte dei quali classificabili quali “pericolosi”.
Il sito di stoccaggio illegale si trovava in un piazzale utilizzato da una società per sosta e movimentazione di container.
Sono state inoltre individuate dalle Fiamme Gialle, anche grazie a sopralluoghi effettuati dal personale dell’ARPAC di Napoli e dell’Area Tecnica dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, perdite di fluidi provenienti dai mezzi pesanti che sono confluiti nel fiume Pollena che affluisce direttamente al mare.
Al termine l’intera area è stata sottoposta a sequestro e il responsabile, un 58enne di Pozzuoli, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per inquinamento ambientale e attività di gestione, deposito e stoccaggio di rifiuti non autorizzata.
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