Oltre alla rimozione del murale ci sono anche le cappelle abusive dedicate al baby rapinatore Ugo Russo
“A un anno dalla morte del baby rapinatore Ugo Russo, una anno dalla morte di Irina, dalla devastazione ad opera di amici e familiari del baby criminale del pronto soccorso del Pellegrini, della stesa fuori la caserma Pastrengo possiamo affermare che il metodo “giustificazionista” dominante da oltre 40 anni – dichiara il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli – secondo il quale tra gli innocenti e i criminali un certo mondo politico, sociale e di colletti bianchi si schiera sempre per i secondi cercando di comprenderli e dichiarandoli “vittime della società” è totalmente fallimentare.
La famiglia di Irina deve avere un processo così come quella di Ugo Russo ma non ha realizzato murale abusivi, cappelle votive abusive e soprattutto vive onestamente non indirizzando i propri parenti all’odio, alla prevaricazione e alla criminalità. Oltre al murale, ci sono diverse cappelle votive abusive dedicate al rapinatore che chiediamo vengano abbattute, manifesti e adesivi messi ovunque, striscioni abusivi e scritte con lo spray su palazzi storici. Ci domandiamo quanto le persone oneste dovranno ancora sopportare l’apologia del crimine manifestata senza problemi e a testa alta, neanche fosse motivo di orgoglio. Da 40 anni invece di reagire con la tolleranza zero e l’imposizione dell’obbligo scolastico per i minorenni e delle responsabilità genitoriali si è permesso a migliaia di famiglie di crescere con il culto della rapina e della camorra. Sono stati mortificati i napoletani onesti che sono stati fatti passare per fessi
Servono invece la certezza della pena, l’ obbligo scolastico e sottrazione rapida della patria potestà ai genitori che abbandonano i figli o peggio li indirizzano alla vita criminale o di strada. Fondo per realizzare omaggi e ricordi alle vittime e agli eroi. Le famiglie dei criminali hanno sempre risorse per pagare al nero chi realizza opere pubbliche per omaggiare i delinquenti e i camorristi mentre non è lo stesso per le vittime”.
“Il centro giuridico di Europa Verde ha deciso anche di promuovere una azione legale per eliminare le cappelle votive abusive sempre dedicate al giovane criminale. Così come vanno eliminate quelle ad esempio dedicate al boss Sibillo a Forcella e la cappella votiva che omaggia Mimì naso ’e cane, al secolo Domenico Russo, e suo figlio Maurizio sempre ai Quartieri Spagnoli. Noi chiediamo – dichiara Fiorella Zabatta membro dell’esecutivo nazionale di Europa Verde – l’eliminazione di tutte le cappelle votive abusive e murale dedicati a rapinatori, criminali e camorristi disseminate in città. E’ ora di darsi una smossa. Per questa ragione il nostro partito ha deciso di promuovere un’azione legale contro le amministrazioni che tollerano gli omaggi pubblici al mondo criminale”.
Articolo pubblicato il giorno 1 Marzo 2021 - 19:25