E’ accaduto nel territorio che fa riferimento all’Asl Napoli 1: assegni familiari non dovuti, stipendi d’oro maturati e percepiti, presunte somme gonfiate a beneficio di alcuni dipendenti dell’azienda sanitaria metropolitana.
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Si tratta di alcuni operatori sanitari del Loreto Mare e dell’Ospedale del mare: una decina di dipendenti in tutto per i quali si è arrivato a un ammanco della somma ingente.
Si tratterebbe, come spiega la difesa dei diretti interessati, di un mero errore di calcolo delle buste paga. Intanto, sia il possibile errore che una eventuale responsabilità, sono ora al vaglio dell’autorità giudiziaria a cui l’azienda sanitaria ha trasmesso tutti gli atti oltre che gli esiti delle verifiche interne e dei provvedimenti di tutela già assunti.
Il probabile errore si è perpetrato per alcuni mesi e ha generato stipendi d’oro fino a novemila euro al mese in alcuni casi singoli. Un errore, se di errore si parla, saltato fuori grazie a capillari controlli interni, partiti da una verifica incrociata dei dati amministrativi.
L’Asl, per tutelarsi, ha già avviato la procedura per il recupero delle somme erroneamente erogate e indebitamente percepite con trattenute sullo stipendio a ristoro delle casse pubbliche. Sono stati spostati e trasferiti alcuni dipendenti sanitari e della macchina amministrativa con l’avvio dei procedimenti disciplinari ed ogni altra azione ritenuta opportuna e necessaria.
Solo gli sviluppi, sia dell’inchiesta interna sia dell’indagine giudiziaria, attualmente in una fase iniziale e preliminare del procedimento, potranno chiarire come sono andate esattamente le cose. E’ da precisare che al momento, tutte le accuse, le sanzioni e i provvedimenti non significano colpevolezza e potranno essere confutate secondo le garanzie assicurate dalle norme contrattuali e di legge.
Identificati, per adesso, alcuni dipendenti dei due presìdi della Asl che hanno goduto di stipendi andati ben oltre la soglia delle somme legittimamente percepite. La notizia ha suscitato sconcerto e stupore tra le centinaia di infermieri, medici e operatori sanitari dei due ospedali che da oltre un anno sono in trincea in condizioni precarie contro il Covid.
“Se saranno confermate le accuse – scrive in una nota il Consigliere regionale di Europa Verde – bisogna procedere ai licenziamenti. Questi comportamenti non sono tollerabili. Tolleranza zero anche nella pubblica amministrazione. Stiamo ancora aspettando il processo per i furbetti del cartellino al Loreto Mare”.
Alcune associazioni come il Tribunale del malato, la Consulta sanitaria popolare e Noi contro la malasanità, chiedono agli organi competenti di fare subito chiarezza per accertare i fatti che sporcano la reputazione della sanità e dell’immagine di Napoli.
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