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Napoli: si dimette l’assessore alla Cultura e al Turismo, Eleonora de Majo

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Napoli, si dimette l’assessore alla Culturaย  e al Turismo Eleonora de Majo

Comunicato stampa

Ho maturato questa decisione dopo aver riflettuto a lungo e non nascondo il grande rammarico di non poter portare a termine tante delle cose a cui stavo lavorando (e anzi mi scuso con chi apprenderร  da questa lettera della mia decisione) cosรฌ come quello di lasciare una squadra, quella composta da staff e dirigenti, con cui in questo anno e mezzo avevamo costruito un affiatamento incredibile e una comunitร  umana meravigliosa.

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Condizioni necessarie per lavorare bene.

Ho tuttavia deciso di rassegnare le dimissioni e di consegnarle al Sindaco, nonostante non mi sia stato chiesto alcun passo indietro, perchรฉ se รจ vero che oramai da tempo non mi riconosco piรน in questo progetto politico e amministrativo, devo ammettere che le ultime vicende, quelle che riguardano la composizione della commissione tecnico-popolare per la scelta della statua di Maradona, stanno assumendo la piega di un pesantissimo accanimento personale, che รจ arrivato alla perquisizione in casa con il sequestro di telefoni e computer (motivo per cui sono irreperibile da qualche settimana) e dalla pubblicazione sui giornali cittadini di atti che mi riguardano relativi ad indagini ancora in corso di cui a stento io stessa avevo avuto conoscenza.

Siamo nellโ€™ambito delle scelte politiche.

Scelte per le quali non devo in alcun modo giustificarmi perchรฉ sono state fatte nella massima trasparenza e correttezza e che rivendico fortemente, perchรฉ al di lร  delle ricostruzioni strumentali, coinvolgere i settori popolari del tifo allโ€™interno di una commissione che avrebbe dovuto giudicare il progetto del monumento da dedicare a Maradona e che vede al suo interno autorevoli esponenti del mondo della cultura e dello sport e della famiglia del Pibe de oro, รจ esattamente quella idea di politica in cui credo, che รจ una politica che include, che coinvolge, che permette a tutti di partecipare, che aiuta il dialogo tra pezzi di cittร  apparentemente lontani.

Unโ€™idea che voleva provare a rispettare e celebrare nel modo piรน giusto la figura di Diego, che nella sua potenza e nella sua genialitร  ha saputo unire in unโ€™unica grande passione la cittร  tutta, facendo emozionare i napoletani dei quartieri alti coma quelli dei quartieri piรน poveri, stretti in un unico grande sogno, quello del riscatto di un popolo.

Certo fa sorridere che in un territorio dove spessissimo proprio la politica va a braccetto con la criminalitร  organizzata, dove su ogni grande appalto appare lโ€™ombra tetra della camorra, dove il voto di scambio รจ prassi consolidata, si discuta e si lavori da mesi sulla scelta di aprire la commissione di valutazione del monumento a Maradona alle tifoserie.

Commissione che per altro non prevede alcuna remunerazione.

Ma il tempo รจ galantuomo e questa vicenda alla fine verrร  fuori per quella che รจ. Di questo ne sono convinta.

Eppure su ciรฒ che sta accadendo, alla luce del fatto che si tratta evidentemente di una invasione di campo della magistratura sul terreno della politica in cui ad essere oggetto di valutazione รจ il perimetro delle scelte di chi attraverso un mandato elettivo governa la cittร  , ritengo avrebbe potuto esserci una maggiore esposizione da parte dellโ€™amministrazione , a tutela di scelte che sono stata fin dal primo istante condivise.

Non cโ€™รจ stata e ne prendo atto.

Tuttavia la mia decisione รจ motivata da ragioni assai piรน profonde e di piรน lunga durata rispetto ai fatti recenti, che hanno di certo amplificato la sensazione di estrema lontananza da questa amministrazione.

Non ho mai fatto mistero dellโ€™enorme scetticismo nei confronti dellโ€™indicazione di un candidato sindaco per le prossime amministrative, calata dallโ€™alto e senza confronto con la cittร .

Nessun pregiudizio. Piuttosto la convinzione da principio che quella candidatura non sarebbe riuscita ad interpretare nรฉ a farsi portavoce delle battaglie, delle rivendicazioni e delle scelte piรน radicali, innovative e progressiste che hanno caratterizzato le fasi migliori di questo decennio nรฉ a costruire una visione di cittร  inclusiva, capace di guardare innanzitutto alle fragilitร  e di sfidare lโ€™asfittico dibattito tra ceto politico che si sta sviluppando alla viglia del voto.

Ho atteso, cercando di comprendere se nonostante questa scelta cosรฌ lontana dai miei auspici, si sarebbero potuti creare i presupposti per costruire una strada di condivisione, di dibattito, di confronto sul presente e sul futuro della cittร .

A distanza di sei mesi perรฒ non solo tutto questo non รจ accaduto e la candidata lavora esclusivamente per se stessa, ma lโ€™amministrazione appare in larga parte, anche a chi non vive il โ€œpalazzoโ€, sempre piรน distante dalla cittร  reale, dai suoi problemi, dalle sue contraddizioni, e sempre piรน concentrata nella costruzione di partite interne che hanno il consenso elettorale come unico obiettivo.

Ci sono storie che semplicemente ad un certo punto arrivano ad un epilogo.

Accade nella vita personale come in quella politica.

Accade quando viene meno la fiducia e soprattutto quando non si comprende piรน in che direzione si sta andando insieme.

Bisogna saper riconoscere quando arriva questo tempo e non trascinarsi inerti rischiando di tradire la propria coerenza e la propria integritร .

Ecco perchรฉ oggi la mia esperienza amministrativa termina qui.

Senza rancore, ma con molta delusione e di sicuro con il rammarico enorme di non riuscire ad accompagnare la mia cittร , quella a cui ho dato ogni istante del mio tempo di questi ultimi anni, nel momento piรน atteso.

Quello della nuova alba, della ripartenza, della rinascita che sono convinta ci sarร  e sarร  bellissima. Perchรฉ meritiamo unโ€™alba bellissima.

Non nascondo che questi anni sono stati estremamente faticosi sul piano politico e su quello personale. Le ultime vicende sono solo lโ€™epilogo di una storia assai piรน lunga.

Ho subito attacchi di ogni tipo, mai sullโ€™azione amministrativa, ma sempre sulle scelte politiche e sulle opinioni.

Sono stata attaccata dal segretario della Lega Matteo Salvini, letteralmente perseguitata sui social network per mesi dai suoi seguaci leghisti. Sono stata attaccata per le mie posizioni a favore della causa palestinese.

Attacchi che puntavano e puntano ancora oggi solo a delegittimare il mio percorso politico di donna militante prima e di donna delle istituzioni poi, che ha semplicemente scelto di restare fedele alle proprie idee e di non voltare mai le spalle alla propria comunitร  e al proprio mondo di provenienza.

Se tutto questo ha fatto paura sono felice di aver fatto paura.

Dal canto mio, come Assessora, ho fatto il massimo possibile in un anno difficilissimo, con risorse esigue (imparagonabili a quelle degli anni precedenti) ed infinite restrizioni, cercando di ascoltare ed incontrare tutti, restando fedele a due principi fondamentali, che questo paese troppo spesso dimentica: che il lavoro culturale sia lavoro e come tale va protetto e tutelato e che la cultura รจ linfa vitale delle cittร , senza la quale crescono rapide le passioni tristi, il rancore, la barbarie sociale.

Quello che sono riuscita a fare lo devo innanzitutto a Napoli, cittร  che anche quando รจ in ginocchio reclama bellezza e per la quale ho avuto lโ€™onore di ricoprire un ruolo prestigiosissimo.

Spero solo di essere riuscita a lasciare un piccolo segno positivo in questo tempo cosรฌ buio


Articolo pubblicato il giorno 8 Marzo 2021 - 19:17


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