Si indaga per omicidio colposo nell’inchiesta sulla morte di Sonia Battaglia.
I familiari della 54enne deceduta giovedì mattina dopo essere stata ricoverata all’ospedale del Mare in gravissime condizioni, alcuni giorni dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca, chiedono di conoscere come e perché è morta Sonia.
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“Quando lei era in vita abbiamo già sporto denuncia per lesioni colpose sia nei confronti del ministro della Salute, per correlazione con il vaccino, che contro il 118 per la mancata tempestività”. Lo ha spiegato ieri l’avvocato Nicola Barbatelli, legale della famiglia di Sonia Battaglia.
L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI NOLA
Al momento non è chiaro se ci sia correlazione, lo potrà dire soltanto l’esame autoptico. “Da lesioni ora siamo arrivati a omicidio colposo, la procura di Nola sta avviando le indagini e ha predisposto le attività, che ci dovranno essere comunicate. Nel frattempo – ha detto ancora Barbatelli – siamo stati convocati dai carabinieri di San Sebastiano al Vesuvio, che hanno sequestrato già le cartelle cliniche della signora. Noi abbiamo portato la ricevuta di quando le hanno somministrato il vaccino. Vogliamo giustizia perché vogliamo capire le motivazioni, non può essere solo che come viene detto il vaccino AstraZeneca è sicuro solo perché ci sono più rischi che benefici. Delle persone sono morte, tutte con la stessa patologia, trombosi. Non può essere una coincidenza”.
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Dall’autopsia “ci aspettiamo una correlazione tra il vaccino e la morte della signora. Perché sappiamo che lei stava bene e i medici della terapia intensiva non hanno mai visto un caso del genere”, ha concluso l’avvocato Barbatelli.
Articolo pubblicato il giorno 20 Marzo 2021 - 09:01