“In questi ultimi giorni si parla tanto di carenza di medici di famiglia sui territori delle province campane”.
Comincia così un duro documento firmato dal sindacato di “Medici senza Carriere“. E spiegano quali sarebbero i colpevoli della mancanza di personale sanitario in Campania. “Prendiamo atto che solamente ora la segreteria nazionale del maggior sindacato della medicina generale si accorge della gravosa criticità e accusa Regione Campania di inadempienze. Eppure noi abbiamo sollecitato più volte negli ultimi anni sia tale organizzazione sindacale, che l’Ordine dei
Medici-Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Napoli, che la popolazione era senza assistenza, in particolar modo in questo periodo dove il COVID-19 sta
seminando paura, malattia e morte, e lasciare i Cittadini senza l’assistenza del proprio medico di famiglia, diventa un atto criminale.
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Nella sola città di Napoli mancano circa 150 medici e nell’intera regione i numeri sono sull’ordine di grandezza di 500 ambiti carenti.
Oltre Regione Campania, c’è da sottolineare che le aziende sanitarie locali (ASL) sono inadempienti e peccano di omissione di atto di ufficio, in quanto, oltre a comunicare in ritardo gli ambiti carenti alla regione, li rilevano al ribasso, poiché, non rispettando la normativa vigente, ACN e AIR Campania della Medicina Generale, nei calcoli degli stessi usano la popolazione di due anni prima, quando, invece, bisogna prendere come riferimento la popolazione dei comuni al 31 dicembre dell’anno precedente, ai sensi dell’ACN della Medicina Generale 2005, art. 33 comma 13 e dell’AIR Campania della Medicina Generale 2013, Capo III, art. 1 comma 1.
Da tutto ciò si deduce che il lavoro straordinario che sta facendo la dottoressa Annamaria Ferriero, responsabile della Unità operativa dipartimentale per l’Attuazione del Piano regionale di assistenza sanitaria territoriale di Regione Campania, nell’accelerare i tempi di pubblicazione e assegnazione degli ambiti carenti di medicina generale, viene reso quasi nullo poiché i dipartimenti delle Cure Primarie delle sette AASSLL campane comunicano dati fasulli e, quindi, la grave carenza assistenziale non viene colmata poiché al numero di medici pensionandi non corrisponde mai un numero di medici che può assistere la popolazione. Basta andare agli sportelli scelta/revoca dei distretti sanitari e quotidianamente si assiste a scene di sovraffollamenti, poiché la gente è disperata per i continui pensionamenti dei propri medici di famiglia.
Si ha come conseguenza che i medici continuano ad essere sovraccaricati, che si debbano ancora istituire medici provvisori, arrecando danno alla Salute Pubblica e all’erario dello Stato.
Medici senza Carriere esorta le Autorità Competenti di diffidare alle autorità giudiziarie i Direttori Generali delle AASSLL campane, affinché loro stessi si accertino che i loro rispettivi Dipartimenti delle Cure Primarie usino dati aggiornati, ai sensi della normativa vigente, per calcolare gli esatti ambiti carenti nei numeri e nei tempi, dato che ogni Azienda Sanitaria Locale è responsabile dell” assistenza sanitaria e, quindi, della Salute di ogni singolo cittadino che risiede nel territorio di quella ASL.
Ci auguriamo che anche i dirigenti sindacali, seduti ai tavoli aziendali, sotto spinta dei dirigenti Provinciali, regionali e nazionali, facciano il loro lavoro di vigilanza ed eventualmente di diffida, a quei dirigenti aziendali omissivi di atto di ufficio”.
Articolo pubblicato il giorno 20 Marzo 2021 - 14:45