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Napoli, protesta dei lavoratori dello spettacolo al Teatro Mercadante

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UNA DELEGAZIONE DI LAVORATRICI E LAVORATORI FUORI AL TEATRO MERCADANTE – ALLE ORE 15.00 LA CONFERENZA STAMPA

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[Comunicato stampa]

PUBBLICITA

A fronte di un anno di totale fermo del nostro comparto abbiamo deciso che servisse unโ€™azione forte per accendere i riflettori sul nostro settore e sulla situazione dei lavoratori.

Abbiamo scelto questo luogo per la sua alta visibilitร  simbolica, perchรฉ รจ il piรน importante spazio pubblico campano dedicato al teatro di prosa, e per lโ€™attenzione alle problematiche dei lavoratori dimostrata dal suo direttore ancora qualche giorno fa nellโ€™intervista su Repubblica del 14 Marzo 2021. Da subito invitiamo Roberto Andรฒ e tutti i lavoratori del Teatro di Napoli a un pubblico confronto e a esprimerci la loro solidarietร , come sta avvenendo in queste ultime settimane in Francia e come avvenuto anche qualche giorno fa al teatro Verdi di Padova.

Quello della cultura e dello spettacolo รจ un settore messo in ginocchio dallโ€™incedere della crisi economica che ha avuto come detonatore la pandemia.

Teatri e luoghi di cultura chiusi, eventi vietati, possibilitร  di lavoro ridotte a pochissime giornate che hanno sortito lโ€™unico effetto di alimentare una vera e propria guerra tra poveri e lโ€™abbassamento del costo del lavoro.

Migliaia di lavoratori e lavoratrici del comparto in tutto il paese, da un anno a questa parte sono rimasti senza un salario, chi non aveva altri redditi su cui contare non ha piรน avuto di che sostenere sรฉ stesso e la propria famiglia. Gli interventi economici di natura emergenziale erogati a colpi di DPCM sono stati del tutto inadeguati a garantire una stabilitร  economica degna di questo nome per tutti e tutte, definendo chiara lโ€™identitร  di classe di chi sta pagando questa crisi.

Mentre il contagio si diffondeva negli ospedali, nelle fabbriche e nei magazzini, che non hanno mai interrotto la produzione pur avventandosi sulle risorse messe a disposizione dal governo, non รจ stato fatto alcun lavoro serio sullo sviluppo dei protocolli di sicurezza per i luoghi di cultura e intrattenimento, stabilendo nella chiusura tout-court e senza paracaduti la sola medicina disponibile, cosรฌ come รจ avvenuto nella scuola.

I bonus distribuiti con criteri escludenti e sempre al ribasso sono stati una presa in giro per tutte e tutti coloro che in dodici mesi hanno ipotecato anni e anni di lavoro, a fronte dei milioni e milioni di euro letteralmente regalati ad enti, fondazioni, grandi coop sia sotto forma di F.U.S. che di Cassa Integrazione: รจ di poche settimane fa la notizia della volontร , da parte della Fondazione Lirico sinfonica San Carlo, di attivare la cassa integrazione per 320 persone, dopo aver percepito lโ€™intero ammontare dei fondi pubblici ad esso destinati.

Non crediamo che sia possibile proseguire sulla strada delle raffazzonate misure emergenziali, anzi siamo convinti della necessitร  di un cambio di rotta immediato, verso la strada che ci indica lโ€™autorganizzazione dal basso di lavoratori e lavoratrici in tanti settori.

Crediamo sia doveroso rilanciare con il nostro gesto un segnale inequivocabile, che rimbalza forte e chiaro dalle lotte della logistica e dei riders, a quelle dei disoccupati e della scuola, dalle occupazioni degli studenti universitari e dellโ€™accademia a quelle dei nostri colleghi francesi.

Verso tutte queste esperienze esprimiamo la massima e attiva solidarietร , unendoci a loro. Lo facciamo per riprenderci la dignitร  nel lavoro, senza elemosine; per riappropriarci di spazi di confronto, senza deleghe; per costruire percorsi di lotta indisponibili al compromesso e determinati a riavere quello che ci viene tolto sistematicamente da troppo tempo, ovvero tutele continuative e uniformanti per tutte le figure professionali presenti nel nostro comparto.

Invitiamo tutti i settori in lotta domani 26 marzo, giornata di mobilitazione nazionale dei riders e della scuola, a portarci la loro solidarietร  fuori al Teatro Mercadante, per dare un chiaro segnale di ricomposizione di tutto il mondo del lavoro precario.

Riteniamo che sia necessario:

* Nellโ€™immediato, garantire che gli anni 2020 e 2021 siano considerati per intero come anni di contribuzione figurativa per tutti i lavoratori e le lavoratrici del comparto;

* Nellโ€™immediato, progettazione e realizzazione di tutte le misure economiche e non, relative ai protocolli di sicurezza, necessarie a garantire una vera e totale ripartenza del settore;

* Nellโ€™immediato, aprire un tavolo di interlocuzione, non piรน procrastinabile, tra lavoratori e lavoratrici con il ministero del lavoro;

* Superare il sistema dei bonus allโ€™ evidenza totalmente insufficiente, da sostituire con una riforma strutturale degli ammortizzatori sociali, nonchรฉ lโ€™attuazione di una riforma totale del settore che tuteli non solo grandi enti e aziende ma anche e soprattutto lavoratori e lavoratrici, nonchรฉ la concretizzazione di provvedimenti finalizzati al finanziamento di tutte le piccole e piccolissime realtร  che si occupano di spettacolo e cultura.

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Articolo pubblicato il giorno 25 Marzo 2021 - 12:58


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