L’indagine e’ stata aperta per capire se esiste un nesso tra la recente morte di Davide Villa, poliziotto dell’Anticrimine di Catania e fratello del noto fotografo Fabrizio Villa, e la somministrazione del vaccino anti covid a lui iniettato che farebbe parte dello stesso ‘lotto’ vaccinale che avrebbe portato al decesso di Stefano Paternò, il sottufficiale 43enne della Marina, morto per arresto cardiaco nella notte tra lunedì e martedì scorso dopo la somministrazione ricevuta ad Augusta, nel siracusano.
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Il poliziotto Davide Villa è deceduto il 7 marzo, 12 giorni dopo l’inoculazione del vaccino, anche se aveva cominciato ad accusare malori già dal giorno successivo alla somministrazione. In ospedale i medici hanno diagnosticato una trombosi venosa profonda, poi sfociata in emorragia celebrale. La trombosi è tra le reazioni avverse specificate nel bugiardino dei vaccini.
I Nas di Catania che stanno indagando stanno verificando eventuali responsabilita’ sull’intera filiera, dalla realizzazione del vaccino, prodotto da Astrazeneca, proseguendo con la distribuzione sul territorio, ma anche il trasporto, la conservazione ed infine la somministrazione finale e, quindi, l’eventuale errore umano.
E domani sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Stefano Paterno’. A disporre l’accertamento e’ stata la procura di Siracusa, che indaga sulla morte del militare. “Avevamo avanzato la possibilita’ di essere presenti con un nostro consulente – ha affermato l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, in conferenza stampa a Palermo -. Molto correttamente, l’autorita’ giudiziaria procede ai sensi dell’articolo 360 del codice di procedura penale e questo individua le parti processuali che possono essere coinvolte in questa fase. Noi siamo a disposizione e continueremo ad esserlo”.
“Poche ore dopo aver disposto i primi accertamenti sulla morte e sulla somministrazione del vaccino mi sono recato all’hub di Siracusa per vaccinarmi con la prima dose di Astrazeneca. Ritengo sia fondamentale avere fiducia nella campagna vaccinale per superare questa emergenza”. Lo ha dichiarato il sostituto procuratore Gaetano Bono, titolare dell’inchiesta, coordinata dal procuratore Sabrina Gambino, sulla morte di Stefano Paterno’, sottoufficiale della Marina militare ad Augusta, deceduto il giorno dopo essersi vaccinato.
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