foto di repertorio
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E la dichiarazione choc che Antonietta Caputo, sorella di Raimondo detto ‘Tito”, ha fatto mettere a verbale durante le indagini, nonostante in un primo tempo quella morte fosse stata ritenuta un incidente domestico. La donna deve rispondere di favoreggiamento, ed è anche la ‘cognata’ di Marianna Fabozzi, madre di Antonio, morto a 4 anni, e accusata dell’omicidio avvenuto il 28 aprile 2013 a Caivano , nelle case Iacp del parco Verde, e’ chiamata a confermare quelle parole. Sarà la testimone principale. Il suo racconto sara’ al centro dell’udienza del 20 aprile che si celebra davanti ai giudici della seconda Corte d’Assise di Napoli.
Marianna Fabozzi agli inquirenti otto anni fa aveva raccontato che il piccolo si era sporto dalla finestra per vedere un elicottero che stava passando sulle case popolari ed era caduto. Una ricostruzione che aveva lasciato ombre di dubbio per alcuni elementi contraddittori, compresa una scarpetta del bambino mai trovata. Per fare luce sulle sue dichiarazioni, l’avvocato Sergio Pisani, legale di Gennaro Giglio, padre di Antonio, nell’ambito delle sue indagini difensive, ha inoltrato all’Enac una istanza affinche’ verifichi se quel giorno, all’ora in cui avvenne la caduta del bambino, sopra il parco c’era un velivolo in volo.
Raimondo Caputo detto Tito e Marianna Fabozzi sono stati gia’ condannati per l’omicidio della Fortuna Loffredo, la bimba di 7 anni lanciata nel vuoto da Caputo dall’ottavo piano dello stesso palazzo in cui e’ morto Antonio, le cui sorelline erano amiche di Fortuna. L’uomo abusava sessualmente della piccola e l’avrebbe uccisa per un suo rifiuto di subire altre violenze. Marianna Fabozzi in questo processo e’ stata accusata di favoreggiamento perche’ non ha denunciato gli abusi l’uomo imponeva persino alle sue figlie.
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