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‘Fratelli di silenzio’, graphic novel di importante valore della comunità sorda

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Fratelli di silenzio. La storia di Antonio Magarotto di Alessandra Marras, Armando Delfini, Giuseppe Maggiore e Valerio Paolucci

Gli sceneggiatori Alessandra Marras e Armando Delfini e gli illustratori Giuseppe Maggiore e Valerio Paolucci presentano “Fratelli di silenzio. La storia di Antonio Magarotto”, una graphic novel biografica che narra del coraggioso attivismo di un uomo che ha creduto nel cambiamento, e che non ha mai accettato i limiti che hanno tentato di imporgli. Un’opera di importante valore storico e sociale, che ripercorre le travagliate vicende della comunità sorda italiana nei primi settant’anni del Novecento.

Titolo: Fratelli di silenzio. La storia di Antonio Magarotto
Autore: Marras, Delfini, Maggiore, Paolucci
Genere: Graphic novel
Casa Editrice: Il Treno
Collana: Sordi: ieri e oggi
Pagine: 112
Prezzo: 17,00 €
Codice ISBN: 978-88-987-70-137

«Quante volte mi sono sentito dire “Non si può fare” ma io ho resistito e ho mostrato che non era vero! Mi dicevano “No! […] “Non possono seguire un programma normale.”, “I sordi non possono arrivare a fare lavori come il geometra, l’insegnante…” […] Siamo stati noi sordi a mostrare che si può fare, e per tutti».

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Fratelli di silenzio. La storia di Antonio Magarotto di Alessandra Marras, Armando Delfini, Giuseppe Maggiore e Valerio Paolucci è una graphic novel che racconta l’intensa vita e i grandi traguardi di un uomo eccezionale, il cui valore è incommensurabile quando si viene a conoscenza del suo altruismo e della sua dedizione alle cause dei sordi. Antonio Magarotto oggi è ricordato come il “Papà dei sordi italiani” e per essere il fondatore dell’Ente Nazionale Sordi (ENS), ma è giusto conoscere anche il suo duro percorso fatto di piccoli ma costanti passi per affermare i diritti umani, civili e sociali delle persone sorde. È una vicenda molto accurata dal punto di vista storiografico, che ha origine nell’ultimo decennio dell’Ottocento e si conclude con la morte di Magarotto nel 1966, e nel mezzo si possono trovare anni di impegno, di fatica, di vittorie e anche di sconfitte.

Nell’opera si alternano mediante flashback e flashforward il racconto dell’infanzia e della crescita di Antonio con la narrazione dei suoi ultimi anni, segnati da importanti onorificenze e dall’insegnamento: egli ha infatti fondato diverse scuole per sordi e insegnava attivamente a Roma e Padova, tutto per aiutare i suoi fratelli di silenzio a trovare la propria strada. Egli è riuscito dove altri hanno fallito: ha creato aggregazione dove c’erano dissapori, e ha unito tutti sotto la bandiera di un movimento silenzioso che ha davvero fatto la differenza. L’opera è un documento prezioso di divulgazione sociale, politica e storica, oltre ad essere la testimonianza viva dell’esistenza di un uomo che non si è mai voluto sentire dire: «Non si può fare». Magarotto ha infatti abbattuto tante barriere, anche quando tutto gli andava contro, e ha reso manifesta una categoria invisibile i cui diritti non venivano riconosciuti. Gli autori ci conducono nelle numerose lotte di Antonio, come quella per far abolire l’ingiusto articolo 340 del Codice Civile del Regno d’Italia che dichiarava i sordi inabili e incapaci di autodeterminarsi. Egli invece contro ogni previsione delle menti limitate trova presto una professione, ma alla vista di tanti sordi senza un lavoro, poveri e abbandonati dalle istituzioni, capisce che la lotta non può essere circoscritta ai suoi diritti ma a quelli di tutti – «Come posso essere felice se i miei fratelli non possono esserlo?»; decide quindi di formare un’associazione e di agire per il cambiamento collettivo. Ottenuto il diritto per i sordi all’istruzione elementare obbligatoria subito rivolge la sua attenzione ai giovani e fonda, vendendo i suoi beni, la scuola di arte grafica gratuita per sordi, la prima di tante sul suo luminoso cammino. Da segnalare l’ultima parte dell’opera dedicata agli approfondimenti sulla storia dell’ENS e della comunità sorda, sulla lingua dei segni italiana (LIS) e sui personaggi storici che hanno contribuito al movimento.

SINOSSI. Quando sai bene chi sei, troverai altri con cui condividere un cammino e saranno per te come fratelli, una famiglia in più. In Italia uomini e donne sordi agli albori del ‘900 iniziarono ad unirsi, portare avanti battaglie e ottenere le prime vittorie per la rivendicazione dei loro diritti civili e umani. Una moltitudine che da dietro il sipario trovò la forza di entrare in scena, dire chi è e cosa vuole davanti al mondo. Tra i fratelli di silenzio spicca Antonio Magarotto, che per oltre quarant’anni fu grande promotore e attivista delle loro sacrosante aspirazioni. La sua storia, profondamente umana, è un esempio per tutte le persone che non accettano più di essere messe da parte, che vogliono di più per loro e per le generazioni future.

LA CASA EDITRICE. Il Treno onlus è l’unica casa editrice in Italia a realizzare esclusivamente pubblicazioni di divulgazione del bilinguismo italiano/LIS e su temi legati alla comunità sorda. Si rivolge alle persone sorde, ai bambini sordi e le loro famiglie e alle figure educative perché trovino materiali a loro utili; si rivolge inoltre a tutti coloro che vogliono saperne di più sui sordi e sulla lingua dei segni, e non sulla ‘sordità’ vista dal di fuori. Il Treno onlus è diventata casa editrice nel 2007 e produce materiali bilingui, cartacei e multimediali, per l’infanzia, utili per la didattica, e pubblicazioni sulla comunità sorda. Inoltre offre consulenze e sviluppa collaborazioni con altri partner per la realizzazione di progetti editoriali o prodotti multimediali con la LIS o in modalità bilingue. Già prima di essere casa editrice, dal 2005 Il Treno si è costituita come cooperativa composta da persone sorde e udenti con preparazione specifica nel mondo dell’educazione per i piccoli sordi. Si occupa di sensibilizzazione e formazione su tematiche legate alla sordità, alla lingua dei segni e all’italiano, e di laboratori di LIS nelle scuole.


Regina Ada Scarico

Ho lavorato per oltre 15 anni nel mondo del teatro e dello spettacolo in generale e ho avuto esperienze molto lunghe in qualità di amministratrice e coordinatrice di compagnia in spettacoli complessi, con numerosi attori e personale. Ho curato, sempre nell’ambito delle compagnie teatrali e anche nell’ambito più generale dell’organizzazione di eventi, sia i rapporti con Enti e soggetti terzi sia quelli con la stampa e il mondo dei mass media, avendo gestito più volte in piena autonomia l’ufficio stampa in occasione di spettacoli, rassegne, mostre ed eventi

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