Per questo è stato fermato e portato in un comunità, su richiesta della procura, un ragazzo di 17 anni. In particolare il provvedimento giudiziario è stato eseguito dalla Polizia Postale. Al giovane è contestato il reato previsto dall’articolo 612-ter del codice penale, che riguarda l’abuso sessuale basato sulla diffusione di immagini intime distribuite senza il consenso della persona ritratta, il cosiddetto ‘revenge porn’. Il 17 enne – si spiega – con il chiaro intento di umiliare e svergognare la ex fidanzata tredicenne, ha attaccato in molte strade del paese con manifesti riproducenti l’immagine della ragazza, colta in una posa intima.
Lo scatto era poi completato da una scritta relativa ad una offerta di prestazioni sessuali a pagamento. Gli investigatori hanno anche sequestrato del materiale pedopornografico nel corso della perquisizione domiciliare e informatica eseguita nell’abitazione dell’indagato.
Il provvedimento cautelare, nel quale si dà atto anche del sequestro di materiale pedopornografico effettuato dalla Sezione di Salerno del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Campania a seguito della perquisizione domiciliare e informatica operata presso l’abitazione dell’indagato, è stato emesso dal Tribunale per i minorenni l’8 marzo ovvero nel giorno dedicato internazionalmente alla donna.
Quasi un simbolo, considerato che l’atto di revenge porn rappresenta una tipica forma di vendetta maschile, attraverso la quale l’uomo, pubblicando foto intime della ex partner, riafferma la propria “superiorità” di genere, recuperando, attraverso la “punizione”, quel potere che avverte di aver perso, il più delle volte, allorquando subisce la decisione di chiusura della relazione sentimentale.
La Polizia Postale soprattutto nella situazione attuale in cui si trascorre molto tempo on-line, invita alla massima prudenza, cercando di evitare l’invio di immagini o video di contenuti intimi e ricordando che, qualora i soggetti coinvolti siano minori, sussistono fattispecie di pornografia minorile. Oltre all’eventuale pericolo di un successivo uso illecito, spesso con il fine di ritorsione o di vendetta, da parte di chi riceve le immagini vi è, altresì, un problema legato alla sicurezza dei dispositivi. Infatti, soggetti terzi malintenzionati possono accedere abusivamente ad uno dei dispositivi acquisendone il contenuto per divulgarlo o per ricattare la vittima.
Rimane, in ogni caso, di estrema importanza denunciare immediatamente alla Polizia quanto subìto poiché solo un intervento tempestivo può evitare l’ulteriore divulgazione delle foto o del video. Proprio per garantire un efficace intervento, all’interno della Polizia Postale operano squadre di poliziotti specializzati nel contrasto di questi fenomeni, esperti soprattutto nell’ambito delle piattaforme di social network e messaggistica.
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