Favori e mazzette all’ospedale di Caserta, chieste condanne per l’ex primario e la moglie.
Il pubblico ministero ha chiesto 5 anni di reclusione per Angelo Costanzo, ex dirigente del reparto di Patologia Clinica del Sant’Anna e San Sebastiano; 4 anni per sua moglie Vincenza Scotti, titolare del laboratorio Sanatrix di Caivano e sorella del boss della Nco Pasquale Scotti alias ‘o Collier; 6 anni per Angelina Grillo, di Marcianise, considerata la factotum del reparto; 3 anni per Giovanni Baglivi, rappresente farmaceutico di Santa Maria a Vico; 1 anno e 4 mesi a testa per Maddalena Schioppa, 62 anni di Caserta, Giuseppe Canzano, 67 anni di Caserta, e Domenico Napolitano, 66 anni di Moiano.
A metà aprile quando è prevista la sentenza del giudice sia per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato sia per quelli che hanno optato per l’ordinario tra cui l’ex presidente della Provincia Domenico Zinzi e l’ex commissario dell’ospedale Leonardo Pace.
L’inchiesta nella quale sono coinvolti aveva fatto emergere la gestione illecita del reparto di Patologia Clinica dell‘ospedale di Caserta. Da un lato venivano effettuate analisi per conto del laboratorio privato della Scotti, dall’altro si effettuavano accertamenti clinici ad amici e parenti, senza passare dal Cup. Addirittura in un caso, secondo quanto emerso dalle intercettazioni, all’ospedale di Caserta sarebbero state analizzate le feci di un gatto. Una pratica che, secondo gli inquirenti, ha causato un buco stimato in 5 milioni di euro.
Articolo pubblicato il giorno 22 Marzo 2021 - 20:18