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Emilia-Romagna verso la zona rossa: Bologna si blinda e attende il ‘miracolo’ vaccini

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Aumentano i ricoveri e le previsioni sono tutt’altro che rosee: l’Emilia-Romagna spera nel ‘miracolo’ vaccini, ma la zona rossa sembra inevitabile.

I dati sono funesti e la Regione, guidata dalla giunta Bonaccini, prova a bloccare la pandemia con maggiori restrizioni. Ad annunciarlo il sindaco di Bologna, Virginio Merola in un’intervista a Sky Tg 24 stamane. “Entro venerdi’ potrebbero essere necessarie nuove restrizioni in città. InEmilia-Romagna e a Bologna – ha spiegato Merola – siamo a un passo dalla zona rossa. Nella citta’ metropolitana abbiamo gia’ preso un provvedimento da arancione scuro, ma le Asl ci segnalano che i ricoveri sono aumentati e il peggio deve ancora venire”. Merola spera in un’accelerazione delle vaccinazioni. “E’ fondamentale accelerare. Il fatto che il presidente Draghi sia in prima linea mi fa ben sperare – ha detto il sindaco -. In Europa bisogna convincersi che servono su alcune materie, e la pandemia dovrebbe essere una di queste, poteri sovranazionali. I ritardi in Europa sono dovuti a questa mancanza, perche’ bisogna attendere le decisioni di tutti i paesi”. A Bologna intanto sono state distribuite “10 mila dosi di vaccino ai medici di famiglia” e “in fiera abbiamo allestito un padiglione enorme per le vaccinazioni”. Ma 10mila dosi sembrano una goccia nel mare, nonostante gli sforzi la campagna vaccinale va a rilento e non copre le fasce della popolazione più a rischio. Intanto dilagano i casi di nuovi positivi, spinti dalle ‘varianti’ del Covid. Bologna paga anche il ‘liberi tutti’ di una settimana fa, quando poche ore prima che scattasse il semaforo arancione per la Regione, in migliaia hanno invaso le strade della città per l’ultimo ‘aperitivo libero’.

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Il sindaco di Bologna Virginio Merola, intanto, ci prova a mettere freno ai contagi. Ha firmato un’ordinanza che sospende tutte le attività sportive e motorie svolte nelle palestre, nelle piscine e nei centri sportivi pubblici e privati, anche all’aperto, da oggi e fino al 14 marzo. Il provvedimento considera l’ordinanza con la quale la Regione Emilia-Romagna ha introdotto la zona arancione scuro per il Comune di Bologna e tutti i Comuni della Città metropolitana dal 27 febbraio 2021, e rileva la necessità di adottare ulteriori misure per rafforzare le azioni di contenimento della pandemia anche attraverso l’eliminazione di potenziali rischi di contagio. L’obiettivo dunque è prevenire la diffusione del virus negli ambienti dove è più probabile, come palestre, piscine e centri sportivi. Dunque da oggi al 14 marzo a Bologna saranno sospese tutte le attività sportive e motorie incluse quelle citate alla lettera “e” dell’articolo 1 comma 10 del Dpcm 14 gennaio 2021 (livello agonistico e di preminente interesse nazionale), nonché tutte le attività degli enti di promozione sportiva (Eps). Eventuali deroghe, nel rispetto delle limitazioni all’attività sportiva introdotte nell’ultima ordinanza della Regione Emilia-Romagna, potranno essere concesse esclusivamente per lo svolgimento da parte di atleti agonisti di attività riconducibili a eventi e competizioni di preminente interesse nazionale riconosciuti dal Coni e Ciè, dopo una valutazione curata dal Settore Sport del Comune di Bologna, che terrà conto degli specifici protocolli sanitari adottati. (r.f.)


Articolo pubblicato il giorno 1 Marzo 2021 - 10:17


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