Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca nel corso della sua consueta diretta facebook del venerdì. E poi ha aggiunto: “Dobbiamo completare la vaccinazione di una parte di ultra 80enni che dovrà essere vaccinata a domicilio e poi i pazienti fragili con l’aiuto dei medici di medicina generale. Capisco le preoccupazioni dei genitori ma il mondo della scuola per noi rappresenta una priorità.
Abbiamo verificato la possibilita’ di vaccinare i ragazzi sopra i 16 anni, questo avrebbe consentito di aprire le scuole. Ma va bene solo il vaccino Pfizer, le dosi sono limitate e servono per pazienti fragili e personale sanitario. E per questo che quando sarà disponibile un vaccino adatto ai ragazzi, la Campania dara’ la priorita’ a tutto il mondo della scuola, compresi gli alunni”.
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“Dobbiamo stare attenti, oggi l’indice di trasmissione del contagio supera l’1,65. Numero grande di sintomatici elevati, ogni giorno stiamo reggendo nelle terapie intensive con 160 nelle terapie intensive e stiamo reggendo con le degenze in aree mediche. A differenza di altre regioni non stiamo chiudendo altri reparti. nelle terapie intensive stiamo al 27% se si arriva al 35% dobbiamo chiudere altri reparti. Molte delle decisioni che prendiamo vanno nella logica di evitare di ingolfare gli ospedale e non poter curare i cittadini. Siamo la regione piu’ a rischio, avendo la maggiore densita’ abitativa d’Europa”, quindi “la facilita’ di trasmissione del contagio, soprattutto delle ultime varianti, e’ grande. Non possiamo scherzare o sottovalutare. Quello che dobbiamo decidere, va deciso, perche’ il primo valore e’ la vita da difendere”. Guardando alla situazione delle strutture sanitarie, fa notare che “c’e’ ancora un numero alto di sintomatici”, tanto che a questi ritmi di contagio “servono ogni giorno 50 posti letto in più”.
Nello specifico De Luca spiega che l’occupazione delle terapie intensive e’ “al 27%, con una soglia critica che e’ del 30%, mentre nelle degenze la Campania e’ al 37%, con la soglia critica del 40-45%. Se andiamo oltre diventera’ inevitabile chiudere altri reparti”.
“E’ stato un errore non aver organizzato la produzione dei vaccini in Italia. E poi l’organizzazione di un centro vaccinale è stato troppo complicato mentre altrove si sono fatti vaccini anche nei parcheggi. Quando si è in guerra bisogna correre. In Campania sono state già vaccinate 140mila persone con il vaccino Astrazeneca che riprende oggi pomeriggio.
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