Possibile positivo al covid: si fermano le operazioni di demolizione a Forio d’Ischia
Sono state temporaneamente sospese le operazioni di demolizione di una casa a Forio d’Ischia per la possibile positività al covid della moglie del proprietario.
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I fatti
Questa mattina, in esecuzione di un ordine della Procura di Napoli, doveva essere abbattuta una abitazione nel comune isolano su cui pendeva l’ordine di demolizione da parecchi anni ma per la quale era stata presentata domanda di condono nel 2003; nei giorni scorsi i legali del proprietario avevano richiesto lo stop al provvedimento in considerazione delle precarie condizioni di salute di quest’ultimo e della difficoltà di trovare un’altra sistemazione in vigenza della zona rossa che non era però stato concesso.
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Stamattina dopo l’arrivo della ditta incaricata di abbattere l’immobile e degli addetti allo sgombero degli arredi ed effetti personali degli occupanti, è stato richiesto l’intervento del medico legale per accertare lo stato di salute della moglie del proprietario che presenta i sintomi tipici del coronavirus.
L’appello del vescovo di Caserta
Nel frattempo sulla vicenda è arrivato l’appello del vescovo di Caserta, monsignor Lagnese, ed attuale reggente della diocesi di Ischia che ha scritto al Procuratore Generale di Napoli chiedendo la sospensione dell’abbattimento, considerati lo stato di grave crisi sociale che grava sull’isola e le condizioni di salute del padrone della casa da abbattere.
L’immobile viene attualmente presidiato dalle forze dell’ordine e si attende la relazione del medico legale che potrebbe fare slittare l’esecuzione dell’abbattimento.
Articolo pubblicato il giorno 15 Marzo 2021 - 17:09