Un tema delicato, importante da trattare e che soprattutto negli ultimi anni è diventato complesso, da quando l’approvvigionamento delle notizie avviene sempre più nell’universo multimediale. Internet si è diffuso enormemente e si fa un utilizzo quasi spasmodico dei social ad esempio, e dei relativi device per poterne usufruire. Il caso degli smartphone è alquanto emblematico da questo punto di vista.
I dati riferiti all’uso della rete da parte degli italiani dimostrano che la maggior parte del tempo lo si passa proprio sui social; o cercando news in tempo reale. Due universi che spesso si fondono dato che anche all’interno dei social stessi si assiste ormai al fenomeno della diffusione delle notizie. Un contesto nel quale l’utente è maggiormente debole, ha una soglia dell’attenzione più bassa e può quindi cadere con maggiore facilità in tranelli.
Non è mai facile riconoscere le cosiddette fake news, notizie false o più comunemente ‘bufale’, dalle notizie vere: ciò che contraddistingue il mondo del web è proprio il modo in cui le notizie finte trovano terreno fertile e si diffondono.
Quali sono le notizie più cercate in rete
Le notizie più cercate sul web sono di gossip, di stretta attualità (nell’ultimo anno ad esempio, la maggior parte delle ricerche ha riguardato notizie sul Covid), di cronaca. Queste ultime sono spesso riferite ai territori locali, tra le più ricercate ci sono ultim’ora della cronaca di Roma, cronaca di Napoli, notizie Milano ed altre chiavi simili, sempre riguardanti le grandi città.
Questa tipologia di notizia è quella meno a rischio di fake news, in quanto un fatto di cronaca è un qualcosa accaduto sul territorio che, solitamente, è corredato da foto e testimonianze. Ed il web in questo può sfruttare tutti i vantaggi di potere essere presente in tempo reale, rispetto ad esempio ai giornali cartacei tradizionali che escono una volta al giorno.
Quando un fatto di cronaca accade, i giornali online dei vari territori sono pronti alla copertura in tempo reale; ben altro discorso è quello riferito ad altre tipologie di notizie per le quali la verifica è meno semplice. Temi complessi e delicati che generano una grande quantità di fake news.
Il caso più esplicativo è quello cui si accennava sopra, ovvero il Covid: in questo primo anno di pandemia tutti si saranno imbattuti almeno una volta in articoli nati per attirare click, all’interno dei quali si parlava di possibilità di cure contro il Covid, di dichiarazioni sconvolgenti di medici e virologi di un qualche altro paese ecc… in questo caso il discorso si fa molto più complesso ed andare a caccia di fake diventa duro. Qui dovrebbe essere la soglia di attenzione di ogni singolo lettore a fare la differenza, mettendosi in allerta e andando a capire, anche leggendo il nome della fonte che le propone, quando una notizia possa avere un minimo di fondamento.
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