#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 2 Aprile 2025 - 10:50
15.9 C
Napoli
Omicidio di Ilaria Sula: il corpo ritrovato in una valigia,...
Ottaviano, il giallo della morte di Lucia Iervolino: perché stava...
Un Posto al Sole, anticipazioni 2 aprile: Michele scopre l’intrusione...
Lotto, a San Giorgio a Cremano vinti 65mila euro con...
Montella: scoperto centro estetico abusivo, evasione fiscale per 75mila euro
Napoli, assalto nella notte all’ufficio postale di via Argine: bancomat...
Terrore tra Portici ed Ercolano: piromane 20enne arrestato dopo aver...
Il famigerato Clan del Golfo colombiano riforniva droga ai Contini...
Il Meteo a Napoli e in Campania Oggi : previsioni...
MeteoMar Napoli e Campania, bollettino del mare 2 Aprile 2025
Un giudice di pace di Napoli al matrimonio della figlia...
Roma, spaccio in Curva Sud: sei ultras giallorossi indagati, coinvolto...
Acerra piange Raffaella Scudiero: automobilista indagato per omicidio stradale
Oroscopo di oggi 2 aprile 2025 segno per segno
Ottaviano, morte di Lucia Iervolino: i punti oscuri da chiarire....
Superenalotto del 1° aprile 2025: nessun “6”, jackpot sale a...
Alessandro Cecchi Paone presenta a Castellammare il suo libro su...
Estrazioni del Lotto e 10eLotto del 1° aprile 2025: tutti...
Il potere della Letteratura: come i libri possono cambiare la...
Napoli, inaugurata la stazione “Centro Direzionale” della Linea 1
Napoli, sgomberato alloggio occupato abusivamente dai noti tiktoker Very e...
PLUG: in arrivo il nuovo singolo “Invincibile” disponibile dal 4...
Commissione Ecomafie: missione Campania al centro traffico internazionale rifiuti: il...
Come volano i pinguini”. Per la Giornata Mondiale della Consapevolezza...
Napoli, arte e cultura contro le discriminazioni: podcast per ricordare...
Caserta, rischia di annegare in mare: salvato dalla guardia costiera
Settanta concorrenti per XXI edizione del Certame Bruniano
Greg Palumbo presenta la sua esposizione individuale presso l’Alchemica il...
Capri, da oggi i nuovi orari sulle vie del mare
Giovanni Block in concerto al Piccolo Teatro CTS di Caserta

Carceri: cade il divieto dei domiciliari per gli over 70 recidivi

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Carceri: cade il divieto dei domiciliari per gli over 70 recidivi

Gli ultrasettantenni condannati a una pena detentiva potranno essere ammessi alla detenzione domiciliare anche se dichiarati recidivi: con una sentenza odierna della Corte costituzionale cade infatti la preclusione assoluta stabilita nei loro confronti dall’ordinamento penitenziario. Sara’ compito della magistratura di sorveglianza valutare caso per caso se il condannato sia in concreto meritevole di accedere a questa particolare misura alternativa alla detenzione, tenuto conto anche della sua eventuale residua pericolosita’ sociale.

Con la sentenza di oggi (scritta dal giudice Francesco Vigano’), la Consulta ha dichiarato incostituzionale il divieto assoluto di accedere alla detenzione domiciliare stabilito per gli ultrasettantenni condannati con l’aggravante della recidiva, in base a quanto articolo 47-ter, primo comma, della legge sull’ordinamento penitenziario. I ‘giudici delle leggi’ ricordano che “la detenzione domiciliare per gli ultrasettantenni e’ ispirata al principio di umanita’ della pena, sancito dall’articolo 27 della Costituzione”.

La misura, spiega Palazzo della Consulta, si fonda su una duplice presunzione: da un lato, il legislatore presume una “generale diminuzione della pericolosita’ sociale del condannato anziano, che quindi puo’ di regola essere contenuta adeguatamente imponendogli la permanenza nel domicilio, secondo le prescrizioni del giudice e con i dovuti controlli”, dall’altro, “appare verosimile” che “il carico di sofferenza associato alla permanenza in carcere cresca con l’avanzare dell’eta’, e con il conseguente sempre maggiore bisogno, da parte del condannato, di cura e assistenza personalizzate, che difficilmente gli possono essere assicurate in un contesto intramurario, caratterizzato dalla forzata convivenza con un gran numero di altri detenuti di ogni eta'”.

Per questo, la Corte ha evidenziato “l’anomalia” della disposizione esaminata, che e’ l’unica, nell’intero ordinamento penitenziario, che fa discendere conseguenze radicalmente preclusive di una misura alternativa a carico di chi sia stato condannato con l’aggravante della recidiva. In tale quadro, e’ vero che il riconoscimento della recidiva non discende “automaticamente” dalla circostanza che l’imputato sia gia’ stato condannato per un precedente reato, ma comporta un “giudizio individualizzato” di maggiore colpevolezza e pericolosita’ del reo, ma la Corte ha osservato che tale giudizio “e’ formulato unicamente ai fini della quantificazione della pena da infliggere”, e dunque “non e’ ne’ attuale ne’ specifico rispetto alle ragioni che potrebbero giustificare l’esecuzione della pena in detenzione domiciliare”.

Tra queste ragioni spiccano, in particolare, “i cambiamenti avvenuti nella persona del reo, e l’eventuale percorso rieducativo in ipotesi gia’ intrapreso” dal condannato dopo la sentenza, compreso il tempo gia’ trascorso in carcere, nonche’ la maggiore sofferenza determinata dalla detenzione su una persona di eta’ avanzata. La preclusione assoluta stabilita dalla norma e’ stata pertanto ritenuta “irragionevole” dai giudici costituzionali, “anche in rapporto ai principi di rieducazione e umanita’ della pena”, in linea con la giurisprudenza che considera contrarie agli articoli 3 e 27, terzo comma, della Costituzione le preclusioni assolute all’accesso ai benefici penitenziari e alle misure alternative alla detenzione.


Articolo pubblicato il giorno 31 Marzo 2021 - 20:33


ULTIM'ORA

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento