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Rifiuti nell’azienda di pomodori di Contursi Terme: tutto sequestrato

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I militari del Gruppo Carabinieri forestale di Salerno, a seguito di controlli ad ampio raggio mirati alla tutela del territorio nei pressi della zona industriale del comune di Contursi Terme (SA), hanno scoperto alcuni cumuli di rifiuti in prossimità di una ditta di lavorazione di pomodori.

Avviati gli approfondimenti del caso, i militari riscontravano che nel piazzale antistante l’azienda vi erano tre diverse aree in cui erano depositati rifiuti speciali, anche pericolosi, costituiti da fanghi derivati dalle operazioni di lavaggio, rifiuti metallici, fusti in alluminio vuoti contenenti in origine sostanze chimiche ed altri barattoli di alluminio in avanzato stato di ossidazione per un quantitativo di circa 120 mc.

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Dall’esame della documentazione richiesta ed esibita in relazione alla gestione dei rifiuti sopra citati dal titolare dell’azienda, è emerso che i limiti di legge prescritti per la corretta gestione del deposito temporaneo di rifiuti erano stati violati e che parte dei rifiuti non risultava in alcun modo tracciabile.
Alla luce di quanto accertato, i militari hanno provveduto a porre sotto sequestro le aree ed i rifiuti speciali ivi depositati in maniera illegale ed a deferire all’Autorità Giudiziaria il titolare dell’azienda per il reato di deposito incontrollato di rifiuti.

A seguito di altro controllo nel comune di Buccino presso uno stabilimento di allestimento/costruzione di veicoli e rimorchi, venivano rinvenuti circa 65 mc di rifiuti, tra pericolosi e non, costituiti da plastica, polistirolo, cartone, contenitori di vernici e carta intrisa di vernice, stoccati alla rinfusa in cassoni. Tra l’altro, i rifiuti non erano tracciabili attesa la mancata tenuta del registro di carico e scarico rifiuti.
L’attività in questione è risultata, oltretutto, non censita alla Camera di Commercio e sprovvista dell autorizzazione alle emissione in atmosfera così come previsto per le attività di verniciatura e riparazione di carrozzerie.
Alla luce di quanto riscontrato si provvedeva a mettere sotto sequestro i cassoni con i rifiuti e lo stabilimento di circa 1000 mq ad uso dell’azienda, ed inoltre il titolare veniva deferito all’A.G. per attività di gestione di rifiuti non autorizzata.


Articolo pubblicato il giorno 3 Marzo 2021 - 10:55


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