Cento anni di Astor Piazzolla, il musicista argentino che ha rivoluzionato il Tango. Sue oltre tremila composizioni
L’11 marzo 1921 nasceva a Mar del Plata in Argentina, Astor Pantaleon Piazzolla.
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La famiglia italiana
La sua famiglia era di origini italiane: Vicente Piazzolla – chiamato “Nonino” dai figli di Astor – era figlio di Pantaleone, un pescatore emigrato in Argentina da Trani e Assunta Manetti, la cui famiglia invece proveniva da Massa Sassorosso, frazione di Villa Collemandina in Toscana.
Figlio unico, nel 1925 si trasferì con la famiglia a New York, dove visse fino all’età di 16 anni. A 14 anni incontra il grande Carlos Gardel, star internazionale e simbolo del tango nel mondo: la folgorazione.
Tornato in Argentina negli anni Trenta, diventa in poco tempo il primo bandoneon dell’orchestra di Anibal Troilo, una delle più celebri formazioni di tango. È solo nel 1957 che mette insieme otto musicisti (il leggendario Octeto) e inizia un cammino che negli anni lo porterà a staccarsi dalla tradizione incorporando suggestioni prese dal jazz, dalla musica sinfonica, da quella da camera.
La sua musica
La sua musica ha ottenuto consensi in Europa e in America del Nord prima che nel suo Paese e la rivoluzione che ha apportato a questa forma musicale tradizionale lo ha allineato, forse inevitabilmente, a coloro che volevano fare anche altri cambiamenti nella società Argentina.
Libertango
Il successo: Libertango
La svolta definitiva si compie nel 1974 con l’album ‘Libertango’, registrato a Milano con un gruppo di musicisti italiani strepitosi. Muore nel 1992, celebrato nella sua Argentina e nel mondo come un monumento della musica. In occasione del centenario il figlio lo racconta nel doc ‘Piazzolla, la rivoluzione del tango’ diretto da Daniel Rosenfeld. Si è stimato che nella sua vita abbia composto oltre 3mila canzoni.
In Italia ha collaborato con artisti come Tullio De Piscopo, Pino Presti, Mina, Milva e Iva Zanicchi.
Articolo pubblicato il giorno 11 Marzo 2021 - 12:59