Le misure verranno allentate, solo se l’andamento dell’epidemia e del piano vaccini lo consentira’. Questi i contenuti del decreto legge, approvato stasera dal Consiglio dei Ministri, nonostante le pressioni della Lega che avrebbe voluto piu’ riaperture. Il secondo decreto legge del Governo Draghi contro l’epidemia contiene due novita’ essenziali: si torna alla didattica in presenza per i piu’ piccoli e si introduce l’obbligo vaccinale per il personale sanitario.
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Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ci mette la faccia: “Il personale sanitario dovra’ vaccinarsi obbligatoriamente. Chi non lo fara’, sara’ destinato, ove possibile, ad altre mansioni. Se non saranno possibili altre mansioni, l’operatore sanitario sara’ sospeso senza retribuzione”. Il decreto legge prevede in sintesi: la proroga fino al 30 aprile delle misure previste dal precedente decreto Covid; la possibilita’, in questo arco temporale, di deliberare in consiglio dei ministri un allentamento delle misure, qualora lo consentano l’andamento dell’epidemia e l’attuazione del piano vaccini; scuola in presenza, anche in zona rossa, fino alla prima media. L’obiettivo e’ quello di garantire gradualmente il rientro a scuola in presenza di tutti gli studenti.
Il decreto esclude la punibilita’ dei “vaccinatori” quando hanno agito seguendo le procedure corrette previste per la somministrazione del vaccino e, quindi, l’uso e’ avvenuto in conformita’ con le indicazioni contenute nelle circolari pubblicate sul sito del ministero e nel “foglietto illustrativo”.
Il decreto prevede l’obbligo di vaccinazione per gli esercenti le professioni sanitarie e per gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attivita’ nelle strutture sanitarie e socio/sanitarie pubbliche e private, in farmacie, parafarmacie e studi professionali. La misura ha come obiettivo quello di tutelare piu’ possibile sia il personale medico e paramedico sia coloro che si trovano a frequentare ambienti che possono essere maggiormente esposti a rischio di contagio. Il lavoratore che rifiutera’ di vaccinarsi potra’ essere adibito (ove possibile) ad altre mansioni che non comportino rischi di diffusione del contagio (in caso contrario la retribuzione non sara’ dovuta). La disposizione vale anche per gli autonomi.
Il decreto prevede lo sblocco dei concorsi (circa 110mila posti) e introduce procedure concorsuali semplificate. Tra le principali novita’ si prevede una prova scritta e una prova orale nei soli concorsi per il reclutamento di personale non dirigenziale. Sono esclusi dalle procedure semplificate i concorsi per alcune categorie (il personale in regime di diritto pubblico, ex articolo 3 del Dlgs 165/2001) tra cui magistrati ordinari, amministrativi e contabili, avvocati e procuratori dello Stato, professori universitari, appartenenti al comparto sicurezza e difesa, personale della carriera diplomatica e prefettizia. Prove in sicurezza Per consentire lo svolgimento delle prove in sicurezza si prevede l’obbligo per i candidati di produrre la certificazione di un test antigenico anche negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Inoltre: la durata massima della prova limitata a un’ora; svolgimento delle prove in sedi decentrate a carattere regionale.
Il Consiglio dei Ministri ha anche approvato il decreto legge che vieta l’ingresso delle grandi navi da crociera nella laguna di Venezia. Sono previsti punti di attracco al di fuori della Laguna. Per contemperare le esigenze di tutela del patrimonio artistico, culturale e ambientale di Venezia e della sua laguna con quelle legate allo svolgimento dell’attivita’ crocieristica e alle esigenze del traffico delle merci, il decreto prevede che l’Autorita’ portuale del Mare Adriatico Settentrionale lanci un concorso di idee. Il concorso raccogliera’ proposte ideative e progetti di fattibilita’ tecnica ed economica per la realizzazione di punti di attracco utilizzabili dalle navi adibite al trasporto di passeggeri superiori a 40mila tonnellate e dalle navi portacontenitori adibite a trasporti transoceanici.
Per garantire la mobilita’ delle persone e la circolazione delle merci su tutto il territorio nazionale vengono prorogati i collegamenti marittimi con Sardegna, Sicilia e isole Tremiti svolti in regime di servizio pubblico per il tempo necessario a consentire la fine delle procedure di aggiudicazione dei contratti di servizio e, in ogni caso, fino al 31 maggio 2021. I servizi riguardano le linee: Termoli-Tremiti; Civitavecchia-Cagliari-Arbatax; Napoli-Cagliari; Cagliari-Palermo; Genova-Porto Torres; Civitavecchia-Olbia.
Il decreto proroga di 3 mesi (dal 31 marzo al 30 giugno 2021) l’entrata a regime del documento unico per la circolazione dei veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Lo slittamento consente di perfezionare le procedure telematiche relative ai veicoli adibiti al trasporto delle merci e agli autobus, sottoposti a particolari normative di settore, e di completare la fase di rodaggio di tutte le procedure.
Il decreto legge covid contiene anche altre norme: la proroga al 31 maggio 2021 delle procedure di assunzione a tempo indeterminato dei Lavoratori socialmente utili da parte delle amministrazioni pubbliche che ne ricorrono. Tali procedure consentono di assumere i lavoratori anche in deroga, fino al 31 maggio 2021, in qualita’ di lavoratori sovrannumerari, alla dotazione organica, al piano di fabbisogno del personale ed ai vincoli assunzionali previsti dalla vigente normativa. Inoltre, al fine di consentire il completamento delle procedure di assunzione a tempo indeterminato avviate, si prevede la proroga fino al 31 maggio del 2021 dei contratti a tempo determinato dei lavoratori socialmente utili, di pubblica utilita’ e dei lavoratori di cui all’articolo 7 del decreto legislativo 1 dicembre 1997, n. 468, stipulati nella regione Calabria. Nello stesso decreto si prevede inoltre la proroga dei termini per l’approvazione del bilancio, in considerazione del perdurare dell’emergenza sanitaria, per le organizzazioni non lucrative di utilita’ sociale iscritte negli appositi registri, per le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali e delle province autonome, per le associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano.
Lo sblocco dei concorsi Insieme al Protocollo che sara’ pubblicato sul sito del Dipartimento della Funzione pubblica, il pacchetto normativo contenuto nel “decreto Covid” prevede ulteriori misure di semplificazione per sbloccare i concorsi pubblici sospesi in tutta la Pa (si tratta, secondo stime della Funzione pubblica, di circa 110mila posti): per i concorsi gia’ banditi per cui non sia stata svolta alcuna prova le amministrazioni prevedono l’utilizzo degli strumenti informatici e digitali; per quelli gia’ banditi per i quali non sia stata svolta alcuna prova, le amministrazioni possono prevedere una fase di valutazione dei titoli e, facoltativamente, anche delle esperienze professionali per l’ammissione alle successive fasi, fermo restando che il punteggio attribuito per i titoli concorrera’ alla formazione del punteggio finale. Nei concorsi per il reclutamento di personale non dirigenziale le amministrazioni possono prevedere una sola prova scritta e una eventuale prova orale; per i concorsi che saranno banditi durante lo stato di emergenza le amministrazioni potranno prevedere una sola prova scritta e una eventuale prova orale; sono esclusi dalle procedure semplificate i concorsi per il personale in regime di diritto pubblico, ex articolo 3 del Dlgs 165/2001, tra cui magistrati ordinari, amministrativi e contabili, avvocati e procuratori dello Stato, professori universitari, appartenenti al comparto sicurezza e difesa, personale della carriera diplomatica e prefettizia.
Le nuove regole per i concorsi a regime. Il decreto dispone che le amministrazioni, a regime e dunque in via strutturale, prevedano nei bandi post-emergenza procedure concorsuali semplificate, ricorrendo agli strumenti digitali per lo svolgimento delle prove, secondo le seguenti modalita’: a. una sola prova scritta e una prova orale nei soli concorsi per il reclutamento di personale non dirigenziale; b. utilizzo di strumenti informatici e digitali per le prove scritte e per le prove orali; c. una fase di valutazione dei titoli e, facoltativamente, dell’esperienza professionale per l’ammissione alle successive fasi concorsuali, fermo restando che il punteggio dei titoli concorrera’ alla formazione del punteggio finale. In aggiunta, le Pa avranno la possibilita’ di adottare ulteriori modalita’ in alternativa a quelle piu’ complesse gia’ disposte dalle attuali norme di legge: l’utilizzo di sedi decentrate in ragione del numero di partecipanti e, se necessario, la non contestualita’ delle prove, assicurando comunque la trasparenza, l’omogeneita’ e lo stesso grado di selettivita’ tra tutti i concorrenti. La ministra per il Sud, Mara Carfagna, sottolinea: “Abbiamo varato, anche grazie al Ministro Brunetta, le norme che consentiranno di portare a termine in 100 giorni il bando per 2800 assunzioni e sbloccato l’iter del Concorsone campano”.
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