Lasciato su una barella, dove poi e’ morto, e visto solo allora dai parenti, che non avevano potuto entrare in ospedale, denutrito e disidratato. Per i figli di un 86enne di Manocalzati, morto il 22 marzo scorso nell’ospedale Moscati di Avellino il decesso non e’ stato causato solo dalle patologie di cui soffriva, ma dalle mancate cure e attenzioni da parte del personale medico.
Sulla morte del pensionato la procura di Avellino, che ha raccolto la denuncia dei familiari, ha aperto un’inchiesta. L’ipotesi di reato e’ omicidio colposo e il sostituto procuratore Fabio Massimo Di Mauro ha disposto l’autopsia, che sara’ eseguita lunedi’ prossimo, nell’obitorio del Moscati dove la salma si trova sotto sequestro. Sono state acquisite anche le cartelle cliniche relative al ricovero e il magistrato sta ricostruendo l’elenco delle persone che si sono occupate dell’anziano per inviare gli avvisi di garanzia.
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