Secondo i pm Antonella Fratello e Simona Rossi, magistrati della Dda di Napoli titolari delle indagini, i due sarebbero responsabili di due tentati omicidi consumati tra ottobre e novembre scorsi nel scontro tra clan della zona Est. Righetto, imparentato dei Casella del rione Conocal, tra l’altro due settimane fa è rimasto ferito in un agguato mascherato con una fallita rapina. Il fermo è stato convalidato e i due restano in carcere.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Agguato a Ponticelli: lo scontro tra i Casella e i De Micco-Di Martino
A carico di Righetto, l’agguato che aveva come bersaglio Rodolfo Cardone, lo scorso ottobre; mentre a carico dello stesso Righetto e di Nicola Aulisio, c’e’ l’ipotesi di aver attentato alla vita di Rosario Rolletta (che poco dopo è diventato un collaboratore di giustizia). Entrambi sono da ricondurre a una epurazione interna al gruppo dei De Luca Bossa-Minichini-Casella di persone legati al sottogruppo capeggiato da Antonio De Martino. Una decisione presa dal cartello che aveva prima accolto i De Martino nel momento piu’ forte della ‘guerra’ ai D’Amico, e poi li aveva marginalizzati, togliendo loro persono le ‘mesate’. I De Martino questa estate avevano deciso di rispondere, attaccando e pianificando agguati contro gli ex alleati, innescando una repressione violenta.
Ed è stato proprio Rosario Rolletta, ex affiliato del clan De Micco e poi confluito nella nuova fazione dei cosiddetti ‘Xx’ di Ponticelli, area Est di Napoli, ad aver svelato alla Dda i restroscena della nuova guerra di Camorra che ha portato a due omicidi, quattro feriti e decine di atti intimidatori. “A settembre 2020 i De Luca Bossa e i Casella non passavano a noi De Martino i soldi per i detenuti in carcere – spiega Rolletta – ci fu un incontro a cui hanno partecipato Salvatore De Martino, Giulio Fiorentino (ucciso in un agguato il 14 marzo scorso, ndr), Ciro Uccella”. Secondo quanto spiega il neopentito, l’incontro non ebbe effetti sperati. “I De Luca Bossa-Casella hanno cercato di prendere tempo e cio’ ha comportato la rottura dei rapporti. Abbiamo cominciato a prendere soldi sulle piazze di spaccio e a fare estorsioni a Ponticelli senza l’autorizzazione dei De Luca Bossa. In questo contesto si sono verificati diversi agguati tra le contrapposte organizzazioni”. La zona Est, secondo quanto ha riferito il collaboratore di giustizia, e’ divisa in varie aree. In via Luigi Franciosa c’e’ la famiglia Casella alleata con i Minichini-De Luca Bossa. Nel rione Fiat c’e’ la famiglia De Martino, detta Xx. Nel Lotto 10 il clan De Luca Bossa, nel Conocal i Luca Bossa con l’appoggio degli Aprea di Barra, nel complesso residenziale delle cosiddette Cinque torri, collocato tra via Malibran e via Argine ancora i De Luca Bossa con Minichini e Casella.
(nella foto il luogo dell’ultima sparatoria e nei riquadri da sinistra Giuseppe Righetto, Nicola Aulisio e Rosario Rolletta)
Il Questore di Napoli ha ordinato, su segnalazione del Commissariato San Ferdinando, la sospensione per… Leggi tutto
Non luogo a procedere. E’ questa la decisione del Gup all’esito dell’udienza tenutasi presso il… Leggi tutto
La sanità pubblica napoletana è sempre più vicina al collasso, almeno secondo quanto denunciato dall’assemblea… Leggi tutto
La volata per la presidenza della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) è ufficialmente iniziata. La… Leggi tutto
Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e figura di spicco della politica campana, apre alla possibilità… Leggi tutto
Prosegue senza sosta l’attività di controllo e repressione delle irregolarità nel capoluogo partenopeo. Nei giorni… Leggi tutto