Milioni di euro di acqua non pagati: contatori intestati a defunti. Il comune di Aversa approva la delibera per ‘normalizzare’ la banca dati degli utenti
“Oggi continuiamo ad aprire alla città le porte del futuro e mettiamo una pietra tombale sul passato”, annuncia il sindaco di Aversa Alfonso Golia svelando l’approvazione in giunta della delibera presentata dall’assessore Francesca Sagliocco “con la quale portiamo avanti l’iter di normalizzazione della banca dati degli utenti del servizio idrico integrato. Grazie a questo lavoro abbiamo avviato le volture dei contatori idrici intestati a defunti. Ovviamente va sottolineato che c’è chi da erede non si è sottratto al suo dovere, ma molte posizioni sono morose, e tutto ciò ha contribuito a creare una voragine milionaria”.
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Il primo cittadino si definisce “orgoglioso del grande lavoro che tutti i giorni portiamo avanti lavorando fino a sera tardi insieme ai collaboratori comunali. Sicuramente la voragine dei conti comunali si è allargata a dismisura e si è messa la città sulle spalle dei cittadini onesti lasciando che migliaia e migliaia di persone non pagassero i canoni, tra cui soprattutto quelli del servizio idrico integrato. L’acqua. Noi non ci siamo voltati dall’altra parte e abbiamo avviato questo percorso di risanamento della città, che tanti provano a osteggiare per mantenere lo status quo. La normalizzazione di canoni e tributi è un passo fondamentale per risanare la città, migliorare servizi e la vivibilità”.
“E’ finito il tempo in cui gli onesti si sentiranno emarginati” aggiunge Golia. “E’ finito il tempo in cui la virtù del rispetto della collettività viene vista come una debolezza, è finito il tempo di gravare sulle tasche di chi ha il senso civico a prescindere dalla presenza o meno dei controlli, è finito il tempo in cui si chiudono gli occhi dinanzi alle voragini nei conti comunali rimandando a domani. E’ arrivato il tempo in cui dobbiamo ridare dignità ai servizi di pubblica utilità chiedendo finora a chi ha preso senza pagare. Non ci fermeremo, non ci fermeranno. Io ci credo”.
Articolo pubblicato il giorno 24 Marzo 2021 - 10:54