Un piano d’attacco per contrastare ed arginare l’abbandono dei rifiuti sull’intero bacino idrografico del fiume Sarno.
È quello varato dalla regione Campania insieme agli enti d’ambito di riferimento, tra cui l’Ato3 Campania, che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti di 59 comuni della regione Campania, di cui è presidente l’avvocato Andrea Manzi, consigliere comunale di maggioranza del comune di Casamarciano.
Un programma ad hoc che prevede nelle sue principali funzioni, il potenziamento dei servizi e delle attività mediante l’organizzazione di azioni di vigilanza locale per l’incremento della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani con una gestione in sicurezza post operativa delle discariche dislocate sul territorio regionale di riferimento.
L’intervento, di oltre 570mila euro, ricade in ben 32 comuni di cui 11 di appartenenza al territorio dell’Ato 3 Campania: Palma Campania, Poggiomarino, Striano, San Giuseppe Vesuviano, Castellammare di Stabia, Pompei, Santa Maria La Carità, Torre Annunziata, Sarno, San Valentino Torio, Bracigliano, Siano, Montoro, Solofra, Boscoreale, Scafati, Angri, Pagani, Sant’Egidio del Monte Albino, San Marzano sul Sarno, Nocera Inferiore, Castel San Giorgio, Roccapiemonte, Mercato San Severino, Baronissi, Calvanico, Fisciano, Cava de’Tirreni, Corbara, Lettere, Sant’Antonio Abate.
L’attività di vigilanza sarà svolta in stretta collaborazione con il Consorzio Sarno, i comuni di riferimento e gli Eda interessati, ciascuno per il proprio ambito territoriale ed in stretta sinergia con la regione Campania secondo un piano settimanale ad hoc.
“Un progetto in risposta alla legge 14/2016 di cui la regione Campania, insieme agli altri enti attori coinvolti, si fa protagonista fornendo le giuste ed immediate soluzioni ai problemi che attanagliano i territori interessati dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e dello sversamento illecito in corpi idrici superficiali lungo le sponde del fiume e dei canali del bacino idrografico del fiume Sarno – spiega il presidente dell’Ato 3 Campania Andrea Manzi – una condizione ad alto rischio che spesso sfocia in allagamenti dovuti all’accumulo di rifiuti nei pressi di ponti o sottopassaggi, provocando non solo forti disagi ma anche criticità relative agli aspetti igienico sanitari con gravi impatti ambientali. Il progetto – aggiunge Manzi – restituirà decoro all’assetto ambientale di un’ampia area fortemente penalizzata di cui la regione, grazie all’impegno e alla solerzia del vicepresidente Fulvio Bonavitacola, si fa protagonista mettendo in campo gli strumenti necessari per una ricognizione tecnica”.
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