Era a Sant’Antimo il gruppo centrale dei criminali che gestivano un traffico internazionale di farmaci destinati a cure particolari come il morbo di Parkinson e l’epilessia.
Lo hanno scoperto i carabinieri del Nas di Latina che stamane hanno eseguito 18 misure cautelari, 5 in carcere, 5 ai domiciliari e 8 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nell’ambito dell’inchiesta “Farmaco viaggiante”. Sono tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di farmaci, falso, furto, ricettazione e truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale.
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Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dal sostituto procuratore Daria Monsurro’, in collaborazione diretta – diversi gli incontri svolti presso l’ambasciata inglese di Roma – con i referenti della National Crime Agency. L’inchiesta – spiegano i Nas di Latina – ha permesso di “disarticolare un sodalizio criminoso, con sede a Sant’Antimo , delineando i ruoli degli indagati (per la gran parte con precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio) i quali, attraverso la spendita di ricette mediche false e riconducibili a bollettari oggetto di furti perpetrati presso strutture sanitarie e studi medici di Lazio, Toscana e Lombardia, acquisivano indebitamente (e a costo zero) farmaci ad alto costo, totalmente a carico del Ssn, in farmacie delle regioni cui appartenevano i ricettari, determinando in alcuni casi l’indisponibilita’ di tali medicinali per pazienti, farmacie e depositi farmaceutici regionali”.
LE INDAGINI POSTALI
Gli approfondimenti investigativi – condotti mediante attivita’ tecniche, ricognizioni fotografiche di pacchi postali destinati all’estero, servizi di pedinamento, acquisizioni di video presso farmacie per l’identificazione dei soggetti coinvolti, l’esame di una moltitudine di dati e di documentazione sanitaria (circa 10.000 ricette) – hanno consentito di risalire al modus operandi dei componenti dell’intera struttura associativa e al recupero e sequestro di 260 confezioni di farmaci (per un valore complessivo di circa 10.000 euro) e di 650 ricette mediche oggetto di furto. E’ stato quindi individuato il successivo canale di ricettazione dei farmaci illecitamente ottenuti che, una volta raccolti presso depositi abusivi a Sant’Antimo, venivano spediti – con corriere – nel Regno Unito a uno dei sodali (gia’ latitante), che li reimmetteva nel circuito commerciale legale europeo, avvalendosi di operatori e grossisti del posto.
Il Nas “evidenzia quale elemento di particolare risalto investigativo che la collaborazione con le autorita’ inglesi, finalizzata ad accertare le condotte poste in essere nel territorio britannico e per tracciare i flussi finanziari dei proventi ottenuti illecitamente (quantificati in circa 1 milione di euro, cifra indebitamente rimborsata dal Ssn alle farmacie interessate), ha permesso la chiusura degli illeciti canali commerciali ed il contestuale sequestro di alcuni farmaci oggetto di spedizione”.
Articolo pubblicato il giorno 24 Marzo 2021 - 10:20