Questa fase partirà, stando alle ultime notizie, il 5 marzo e avrà lo scopo di osservare gli effetti del vaccino italiano sui pazienti che volontariamente vorranno sottoporsi alla sperimentazione.
Una notizia bella e importante la regione Campania. Notizia, questa, che arriva anche in un momento in cui, non soltanto si apre un nuovo periodo da zona arancione per il territorio campano, ma in cui tanti si pongono dubbi e domande rispetto l’efficacia dell’Astrazeneca, il farmaco anti virus che in questo momento viene somministrato al personale scolastico e verrà somministrato agli agenti delle forze dell’ordine.
“L’Astrazeneca non è affatto un vaccino di serie B, anzi, può vantare il 100% di protezione dalla malattia – spiega Paolo Maggi, direttore dell’unità operativa complessa di Malattie Infettive dell’ospedale di Caserta -. Protegge dalla malattia importante ma agisce con un meccanismo diverso rispetto ai vaccini Pfeizer e Moderna, Rna messaggeri. L’Astrazeneca invece è un vaccino a vettore virale e si comporta come un cavallo di Troia, cioè porta attraverso un virus innocuo (adenovirus) la proteina spike del virus, dando lo strumento all’organismo di difendersi. Il Moderna e lo Pfeizer, invece, portavano delle informazioni che venivano poi utilizzate all’organismo per costruire la propria difesa”.
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