Questi alcuni dei risultati emersi dalla seconda indagine del progetto di ricerca ResPOnsE Covid-19 dell’Università Statale di Milano.
Lo studio, coordinato da Cristiano Vezzoni e Antonio Chiesi, ha analizzato 3000 interviste svolte tra il 21 e il 31 dicembre per valutare l’impatto della seconda ondata della pandemia da Covid-19 sugli italiani. Si è così visto che i più propensi a vaccinarsi sono gli anziani (75%), perché consapevoli di essere i più esposti agli esiti gravi della malattia, e i giovani (67%), che vogliono tornare ad avere una vita normale.
Tra il 30% di scettici invece c’è un 12% certo di non volersi vaccinare e un 18% che lo ritiene poco probabile. Analizzando questo gruppo, i ricercatori hanno visto che solo il 6% è No Vax, mentre sono più frequenti (16%) coloro che temono gli effetti collaterali del vaccino. Questo dato, secondo i ricercatori, evidenzia la necessità e l’urgenza di una capillare campagna informativa sulla vaccinazione. Da sottolineare però che i favorevoli all’obbligatorietà del vaccino anti-Covid (43%) superano i contrari (30%).
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