Dopo la firma dell’ordinanza numero 6 del presidente della Regione Campana che stabilisce la didattica a distanza in tutte le scuole della Campania fino al 15 marzo si annunciano ricorsi dei No Dad e contro ricorsi dei Si Dad.
I gruppi di genitori No Dad campani stanno valutando la possibilita’ di mettere in campo “diverse azioni” per contrastare la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado decisa dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca. Lo stop alla didattica in presenza scattera’ da lunedi’ 1 marzo fino al 14 come prevede l’ordinanza emessa oggi. Una decisione che era stata gia’ annunciata ieri dal governatore via facebook.
“Prendiamo atto delle ultime determinazioni del presidente della Regione Campania – affermano dal Coordinamento Scuole Aperte Campania – e valuteremo quali azioni intraprendere per tutelare, come sempre, la salute psicofisica dei nostri figli, nonche’ il loro diritto all’istruzione, equiparando la Campania al resto d’Italia”. A seguito dell’ordinanza dunque tutti gli studenti della regione tornano in didattica a distanza. Uno stop che per gli studenti delle scuole superiori arriva ad appena un mese dal loro ritorno in aula, sebbene al 50 per cento. Gli studenti delle superiori in Campania sono stati in Dad dal 16 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021 e solo il 1 febbraio avevano fatto ritorno tra i banchi.
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“Non resteremo a guardare questa volta. Ricorreremo anche noi al Tar se i No Dad faranno ricorso contro l’ultima ordinanza del presidente della Regione”. Lo annunciano i genitori del coordinamento campano dei si dad “tuteliamo i nostri figli”, preannunciando un controricorso a quello gia’ annunciato dai no dad. Una battaglia che sara’ portata avanti, ancora una volta, dai legali dell’Associazione italiana vittime covid (Aivec), ai quali i Si dad del coordinamento hanno gia’ affidato un ricorso alla corte europea dei diritti umani presentato il mese scorso.
“La battaglia contro le istituzioni che hanno provato a preservare la salute dei cittadini – hanno spiegato dal coordinamento – ha raggiunto livelli davvero insostenibili. Le terapie intensive cominciano a riscontrare la presenza di bambini. I docenti e gli ata deceduti non si contano piu’. Sappiamo che e’ una realta’ che riguarda tutto il Paese, ma noi continueremo a muoverci a tutela degli ambienti in cui i nostri figli sono costretti a trattenersi”. I Si Dad, infine, sottolineano che l’istruzione resta per loro “un pilastro imprescindibile della societa’ e del processo formativo ed educativo, tuttavia – proseguono – questo momento storico potrebbe darci la possibilita’ di insegnare ai nostri figli cosa siano i valori della rinuncia e del sacrificio e del ritrovamento di un sano sentire il concetto di comunità”.
Dai Si Dad, infine, il riconoscimento al presidente De Luca: “Gli siamo vicini – concludono -riconosciamo che piu’ volte ha tentato di preservare la salute comune, tentativo insanamente vanificato da comitati e parti politiche che hanno spostato la questione del diritto alla vita su campi e diritti assolutamente non equiparabili”.
Articolo pubblicato il giorno 27 Febbraio 2021 - 22:04