Adele Vairo, assessore alla pubblica istruzione del Comune di Caserta, nonché dirigente del Liceo Alessandro Manzoni (indirizzi Classico, Linguistico e Scientifico), tra i più grandi del capoluogo con oltre duemila studenti, conferma che “ci sono state assenze tra i ragazzi che sarebbero dovuti entrare, forse per l’incertezza se poter usufruire o meno della Dad. Ma le indicazioni che ci hanno dato, in particolare dall’Ufficio Scolastico Regionale, sono chiare: possono continuare con la Dad solo gli studenti fragili o che abbiano familiari fragili, purché ciò sia ovviamente attestato da documentazione sanitaria”.
Manca un dato preciso sulle assenze, ma la media potrebbe attestarsi poco sotto al 20%, fenomeno che si registra soprattutto nelle scuole che raccolgono studenti anche da altri comuni. Al Liceo classico Giannone di Caserta, dove il 95% dell’utenza proviene dal capoluogo, sono entrati 350 alunni sui 700 iscritti; una decina i genitori che ha chiesto di usufruire della Dad. Al Giannone, spiega la dirigente Marina Campanile, è stato creato anche “il Comitato Scientifico, sulla falsariga di quanto avviene a livello di governo centrale; otto i componenti, c’è l’Asl, medici specialisti e rappresentanti di genitori e studenti”.
All’istituto Mattei di Caserta (liceo artistico e professionale), spiega il dirigente Roberto Papa, “su oltre 1000 studenti iscritti, ne dovevano entrare oggi 500, ma si sono presentati in circa 350. Ieri in effetti sono arrivati a scuola tantissimi moduli compilati dai genitori per accedere alla Dad; le istanze verranno valutate, ma molti non sapevano che della didattica a distanza possono usufruire solo gli alunni con fragilità.
Negli ultimi giorni abbiamo registrato indicazioni piuttosto contraddittorie, che possono aver creato confusione”. In effetti nei giorni scorsi vi fu prima la raccomandazione del Governatore della Campania Vincenzo De Luca, che invitava i dirigenti scolastici a consentire “ai genitori degli alunni di optare per la fruizione della didattica a distanza”, lasciando intendere che quest’ultima fosse la modalità di lezione privilegiata.
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Ieri sera, invece, l’Ufficio Scolastico Regionale diretto da Luisa Franzese, con una nota inviata ai dirigenti di tutti gli istituti superiori campani, ha chiarito che “l’adozione di quote eccessive o esclusive di sola Dad espone ad eventuali ricorsi su tempo scuola inferiore a quello prescritto dalla norme – ovvero presenza in frequenza per il 50% e fino al 75% – per cui, salvo nuove e diverse prescrizioni governative, non è consentito ridurre tali percentuali”.
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