[Comunicato stampa]
“Questa settimana, dopo ben 3 mesi passati in didattica a distanza, le scuole campane hanno riaperto. Ma noi studenti, già da settimane prima, eravamo a conoscenza del fatto che questo rientro sarebbe stato disastroso. E in questi giorni lo abbiamo visto con i nostri occhi.
Dopo gli ultimi tre giorni di lezione ci siamo ritrovati a fronteggiare numerose criticità che hanno reso particolarmente difficile, se non impossibile, lo svolgimento delle attività didattiche.
In questo comunicato ci proponiamo di evidenziare tutte le problematiche riscontrate e chiedere chiarezza rispetto alle decisioni prese per garantirci il diritto allo studio. Crediamo che la situazione che stiamo vivendo stia generando molta frustrazione ed abbia peggiorato estremamente il processo di apprendimento ad un livello che riteniamo intellettualmente umiliante.
La didattica a distanza, nonostante le sue evidenti e numerose criticità, almeno aveva reso possibile la creazione di una classe che, seppur virtuale, in qualche modo consentiva l’instaurarsi di un dialogo costruttivo tra studenti e professori.
Ora invece, ogni settimana, una metà della classe viene isolata dal contesto didattico per un’evidente inadeguatezza della nostra rete informatica. La comunicazione con gli studenti e le studentesse a casa viene continuamente ostacolata da problemi relativi alla connessione e ai computer utilizzati.
Tutto ciò fa sì che i professori siano costretti ad utilizzare mezzi propri (come dispositivi elettronici, router portatili e hotspot, che a volte sono forniti dagli stessi alunni), quando dovrebbe essere la scuola ad impegnarsi per garantirli.
La soluzione è parsa a molti quella di spiegare solo al gruppo in presenza per poi dare delucidazioni a chi non era in classe la settimana dopo, senza tener conto di chi, per situazioni di fragilità, è costretto a rimanere sempre a casa. Per chi è in DAD sorge un altro problema: una giornata scolastica di sei ore da trascorrere continuativamente davanti ad uno schermo. Gli studenti non
hanno possibilità di riposare la vista e troviamo ciò paradossale dato l’interesse dimostrato fino alla settimana scorsa nel garantirci ore da cinquanta minuti e una o due ore di asincrono al giorno.
Per ovviare a questa situazione proponiamo di rendere asincrone la prima o l’ultima ora di lezione in modo da favorire chi è a casa ed evitare anche assembramenti nei momenti di entrata ed uscita da scuola. Considerando l’anno di tempo a disposizione ci aspettavamo di trovare una situazione
diversa. È evidente che gli sforzi fatti finora siano inadeguati e vorremmo che ciò venisse almeno riconosciuto.
Ci è stato detto che dei tecnici proveranno a risolvere i problemi di connessione nei prossimi giorni e quindi ci chiediamo: cosa è stato fatto fino ad oggi? Ci rifiutiamo di continuare a studiare in queste condizioni ed esigiamo un immediato cambio di rotta. Non siamo burattini di uno squallido
teatrino. Vogliamo un miglioramento immediato delle condizioni della nostra scuola!”
I rappresentanti di istituto, consulta e classe
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