Il brano, scritto dalla stessa artista durante la sua permanenza nella vivacissima Repubblica Dominicana, è il primo in lingua italiana ed è il frutto di una delusione d’amore, una delusione che, invece di trasformarsi in una ballad malinconica e strappalacrime, fa centro con un ritmo incalzante, che trasforma la rabbia in grinta e la frustrazione in carburante per ricominciare a vivere.
«”Ci hai perso tu” – dichiara Sarai – è una canzone che ho scritto durante l’anno che ho vissuto nella Repubblica Domincana. Racconta una relazione finita, che faticavo ad accettare come tale. Scriverla mi ha aiutato ad “aprire gli occhi”, a metabolizzare tante cose che il mio cuore non mandava giù e spero possa fare lo stesso con le persone che l’ascolteranno, portando in loro la serenità di cui si ha bisogno per andare avanti, per proseguire nel meraviglioso cammino della vita».
Quando siamo travolti dai sentimenti, capita spesso di non rendersi conto di quanto doniamo, senza chiedere – e senza ricevere – nulla in cambio. La musica, anche in questo caso, viene in nostro soccorso per darci la spinta giusta, quella di cui necessitiamo per comprendere che stiamo avanzando in una direzione sbagliata, sbagliata per noi e per quel preciso momento della nostra esistenza, prendendoci per mano, asciugando le nostre lacrime e facendoci tornare a vivere a pieni polmoni.
Punto focale del brano è la consapevolezza che, nonostante il dolore provocato dalla fine di una relazione, se ci siamo donati completamente all’altro, senza alcuna riserva, non abbiamo perso nulla, bensì, è l’altra metà della coppia ad aver perso qualcosa di importante: da qui il titolo, “Ci hai perso tu”.
La produzione, fresca ed accattivante, è arricchita da contaminazioni fortemente Blues, che fanno da cornice perfetta alla voce black, roca e calda dell’artista romana. Il testo è un arguto racconto della libertà ritrovata, un bellissimo e raffinato mix linguistico tra italiano, spagnolo ed inglese, che dà vita ad un prodotto assolutamente unico, potente, che evidenzia l’universalità della musica.
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«Al diavolo le tue bugie, tutte le tue ipocrisie e ascoltami bene, chi ti ama non daña, chi ti ama ti cerca, chi ti ama ti ama e non c’è scusa che tenga», parole che ci ricordano quanto l’amore non sia una collezione di ferite sul cuore e quanto sia importante amare in primis noi stessi, le uniche persone con cui, senza dubbio, condivideremo il resto dei nostri giorni, perché è solo accettandoci e volendoci bene che possiamo dare un taglio al passato e comunicare, a testa alta, a chi ci ha fatto del male che «ora non ci son più, ma tanto, ci hai perso tu».
Ad accompagnare il brano, il videoclip ufficiale, diretto da Elena Tittarelli che riconduce, attraverso una serie di splendide immagini, al significato del testo, invitando l’ascoltatore ad immergersi in un contesto audiovisivo che ha come obiettivo finale la trasformazione, una metamorfosi liberatoria che può avvenire soltanto incanalando le esperienze negative in un oceano di vita, speranza ed energia.
Giovane, bella, determinata e con una vocalità che rapisce sin dal primo ascolto, Sarai è una giovane leonessa della musica del Belpaese, che dopo l’esperienza in qualità di frontwoman e seconda chitarra nella band punk-rock Four Vibes ed un anno vissuto nella Repubblica Dominicana, torna con questo suo primo progetto solista, nonché primo in lingua italiana, che mette in luce non soltanto le sue capacità da autrice, ma anche quell’urgenza espressiva e quel desiderio di trasformare le negatività della vita in punti di forza, tipici delle grandi artiste.
Sarai, pseudonimo di Sara Bassotti, nasce a Roma il 09 Settembre 2001. All’età di 14 anni inizia a scrivere i primi testi, mossa dall’urgenza di raccontare e raccontarsi e dall’esigenza di esternare una grande delusione familiare che la teneva ancorata al passato. La Musica è per lei un’entità a cui raccontare tutto, un angelo custode a cui affidare pensieri, sogni, gioie e paure, sconfitte e vittorie; una sorta di oracolo a cui porre domande e dal quale ricevere risposte, risposte che non tardano mai ad arrivare. Inizia a suonare da autodidatta e, poco dopo, si iscrive a corsi privati, fino a seguire il percorso formativo in Chitarra Jazz al Conservatorio di Roma. Negli anni del Liceo, ricopre il ruolo di frontwoman e seconda chitarra del gruppo punk-rock Four Vibes, con cui pubblica, nel 2018, l’EP di debutto “Such a Good Lover”. Nello stesso anno, Sarai intraprende un’esperienza all’estero, trascorrendo un anno nella coloratissima Repubblica Dominicana: un’esperienza che cambia profondamente l’artista, arricchendola personalmente e professionalmente. Al suo ritorno in Italia, si avvicina sempre di più al panorama discografico nazionale, cimentandosi nella composizione di brani originali, che fondono le sonorità attuali alle sue radici rock, dando così vita ad un indie-pop-rock unico nel nostro Paese. Il suo talento, la sua determinazione ed il suo amore per la musica la portano, a fine 2020, a firmare un contratto discografico con The Bluestones Records, attenta e proficua label romana con cui Sarai pubblica, il 19 Febbraio 2021 il suo primo singolo da solista, “Ci hai perso tu”. Una voce ricca di colori Soul che punta e giunge dritta al cuore, una vocalità piena, calda, avvolgente, che prende per mano l’ascoltatore ed attraverso l’universale abbraccio della musica, lo trasporta in un mondo costellato di sogni, speranze ed energia.
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