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Professione produttore musicale: intervista ad Antony Turiello

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Fare il produttore musicale oggi, nell’era del web esasperato e dei social che la fanno sempre più da padroni: un percorso lungo ma rapido quello che ha condotto gli utenti a fruire della musica in questa nuova veste, adattandosi ai tempi che corrono.
A cambiare è stato il comparto, a 360 gradi, da chi ne usufruisce agli artisti passando anche per chi la produce. Ed è proprio sulla produzione musicale che ci vogliamo soffermare per capire come funziona questo mestiere al giorno d’oggi, dome sia cambiato. Ne parliamo con Antony Turiello, produttore musicale nato a Lacco Ameno e residente ora nella Tuscia.
Cosa vuol dire oggi essere un’artista che lavora nella musica?
“L’essere un artista musicale è un qualcosa che nasce perlopiù dall’amore e dalla passione per la musica, alimentata poi da tutto quello che c’è attorno. È l’unico modo per resistere alle varie avversità che si trovano lungo il percorso. Io ho sempre vissuto così la musica: una passione che mi è stata passata quando ero piccolo da mio zio, che ai tempi suonava nei locali dell’isola di Procida dove sono cresciuto.”
Come è arrivata poi l’idea di lavorare nella produzione musicale?
“Diciamo che l’idea è nata proprio dalla passione mista al desiderio di imparare a suonare la musica già da un’età adolescenziale; da ragazzo ho avuto un caro amico che mi ha indirizzato su questa strada, insegnandomi le basi della produzione e le tecniche fondamentali per creare con il supporto dell’attuale strumentazione digitale. Si parla quindi di pc, tastiera, monitor da studio di buona qualità. il tutto deve essere necessariamente accompagnato da tante ore di produzione per affinare le tecniche e le varie skill che ti permettono di creare buona musica.”
Che tipo di musica produci?
“Mi piace pensare di avere un mio genere musicale che al passo con i generi più apprezzati tra i giovani, oltre che da tutta quella fascia di pubblico che frequenta i club. Un genere che possiamo definire House misto a Sounds futuristici con la vena Deep.”
A quali artisti ti ispiri?
“La mia musica è nata ispirandomi a di molteplici artisti che oggi fanno parte dell’interfaccia mondiale dei più quotati, quelli che hanno fatto la storia. Penso ai mitici Daft Punk, che con il loro sound hanno fatto ballare intere generazioni dagli anni 90 e che proprio in questo mese hanno anche annunciato la fine del loro progetto salutando il mondo della produzione musicale e dei concerti per andare in pensione. Con loro si chiude un’epoca, sono stati un’icona del genere Funk house francese.”
Quali sono le difficoltà che si incontrano a lavorare nella produzione musicale?
“Quando ho iniziato mi sentivo molto a disagio, ritenevo la produzione abbastanza complicata; solo grazie alla dedizione ed alla costanza sono riuscito a diventare quello che sono. È importante vivere la musica prima di tutto come una passione, senza il peso di dover per forza arrivare, e non abbattersi mai: personalmente posso dire che l’ispirazione data dai grandi artisti mista all’ambizione è stato il mix ideale che mi ha consentito di intraprendere la carriera da produttore musicale.”

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Per chi volesse scoprire la musica di Antony Turiello, i link ai suo social sono: Instagramhttps://www.instagram.com/antonyturiellofficialmusic/
Youtube: https://youtube.com/c/AntonyTuriello91

 


Articolo pubblicato il giorno 24 Febbraio 2021 - 13:18

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