Pirateria multimediale: i proventi illeciti su conti correnti di istituti bancari di Napoli.
Sono quattro i conti correnti sui quali venivano versati gli illeciti profitti della pirateria multimediale italiana e sono stati attivati su filiali di istituti bancari che si trovano nella città di Napoli. A rendere nota l’informazione e’ Emme-Team, lo studio di consulenza italo-statunitense che si sta occupando, tra l’altro, di fare luce sulla morte di Tiziana Cantone, la giovane vittima di revenge-porn trovata morta in casa il 13 settembre 2016 a Mugnano. “Tutte queste prove certificate dalla Corte statunitense e dai gestori di servizi internet, – si legge nella nota di Emme-Team – sono gia’ state messe a disposizione della Guardia di Finanza e consegnate alla Procura della Repubblica di Napoli”. Il capoluogo partenopeo, con la possibilita’ di bloccare le violazioni on line e di ottenere il risarcimento del danno subito, grazie ai tabulati internet consegnati su ordine della Corte Federale, “puo’ diventare il simbolo della lotta alla pirateria”. Le informazioni ottenute da Emme-Team sono frutto del procedimento federale civile statunitense intentato da Emme Team in rappresentanza di Lux Vide SPA, per la pirateria multimediale delle loro produzioni cine-televisive e successivamente grazie alle richieste di blocco della distribuzione illegale dei propri brani musicali da parte di artisti tra cui l’autore di testi Mogol, i cantautori Bobby Solo, Gianni Bella ed altri autori letterari e’ finalmente possibile, dopo due anni di intenso lavoro e grazie ai tabulati internet consegnati su ordine della Corte Federale, conoscere l’identita’ di chi da quasi vent’anni gestisce tutti i server utilizzati dalla pirateria italiana.
Articolo pubblicato il giorno 23 Febbraio 2021 - 12:25