Omicidio a Formia: Romeo Bondanese ucciso da una lama di 10 centimetri non compatibile con il coltellino svizzero: il giallo del doppio coltello.
La salma del ragazzo è stata restituita ai familiari: i funerali si terranno domani, domenica 21 febbraio, alle 15 nella chiesa di San Giovanni Battista.
Un solo fendente che ha reciso l’arteria femorale. E’ quanto emerso dai primi risultati dell’autopsia eseguita sul corpo del 17enne morto il 16 febbraio sul ponte Tallini
Una lama di circa 10 centimetri, penetrata completamente, ha reciso l’arteria femorale e non ha lasciato scampo a Romeo Bondanese. Si è trattato di un solo fendente. E’ quanto emerso dall’autopsia eseguita questa mattina sul corpo del 17enne ucciso a Formia la sera del 16 febbraio. L’esame autoptico disposto dalla Procura per i minorenni, al quale ha preso parte anche un consulente nominato dalla famiglia della vittima, si è tenuto all’obitorio dell’ospedale Gemelli di Roma. Alla luce dei risultati si cercherà di ricostruire con maggiore certezza la dinamica dell’accaduto, la direzione dei fendenti, la profondità della ferita.
Al momento i primi esiti confermano che ad uccidere il giovane Romeo è stata la lacerazione dell’arteria femorale per mano del coetaneo originario di Caserta, che da ieri si trova agli arresti domiciliari. La famiglia Bondanese ha nominato due legali, Civita Di Russo e Vincenzo Macari, che hanno appunto nominato un consulente di parte per assistere all’esame autoptico.
Sembra chiaro dunque che il 17enne sia stato colpito da un coltello più grande e affilato di un coltellino svizzero di cui si era parlato nelle fasi iniziali dell’indagine. Gli approfondimenti investigativi della polizia proseguono a ritmo serrato. Intanto la salma di Romeo è stata restituita ai familiari per i funerali, che si terranno domani, domenica 21 febbraio, alle 15 nella chiesa di San Giovanni Battista.
Articolo pubblicato il giorno 20 Febbraio 2021 - 22:41