Ha preso il via oggi, davanti alla quinta sezione della Corte di Assise di Appello di Napoli (presidente Rosa Romano, giudice a latere Taddeo), il processo per la morte di Arianna Flagiello, deceduta nell’agosto del 2015, dopo essersi lanciata nel vuoto dalla propria abitazione al Vomero.
Il processo vede nella veste di imputato l’ex compagno della donna, Mario Perrotta, condannato in primo grado a 22 anni di reclusione. L’udienza e’ iniziata con la relazione della presidente sulla sentenza di primo grado. La difesa dell’imputato, rappresentata dagli avvocati Sergio Pisani e Vanni Cerino, sostiene che l’evento morte non era prevedibile mentre, per gli avvocati dei familiari della vittima, Pasquale Coppola e Marco Imbimbo, rispettivamente dei genitori e della sorella di Arianna, il suicidio e’ da ritenersi conseguenza dei maltrattamenti subiti.
Presenti in aula i genitori e la sorella della vittima, e l’imputato scarcerato lo scorso 17 dicembre dal Tribunale del Riesame. In aula anche l’avvocato Giovanna Cacciapuoti, legale dell’associazione “Salute Donna” che si occupa dell’autodeterminazione e della promozione della salute della donna, e la criminologa della famiglia Flagiello Antonella Formicola. La prossima udienza e’ stata fissata per il 4 marzo: prevista la requisitoria del sostituto procuratore generale Giovanni Cilenti. Poi discuteranno gli avvocati.
Articolo pubblicato il giorno 23 Febbraio 2021 - 14:34