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Napoli, aggredito autista Anm: salvato dalle urla dei passeggeri

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 L’ennesima aggressione ai danni di un autista dell’Anm, da parte di un centauro, per futili motivi di viabilità.

È accaduto nel quartiere Chiaia, nel cuore della City, intorno alle 18.30. Un autista, in servizio sulla linea 140, ha in incrociato nella corsia di via Giordano Bruno, a Riviera di Chiaia un uomo su un motorino, che procedeva contromano. Il centauro ha preteso che l’autobus, in arrivo alla fermata gli concedesse la precedenza, in barba al codice della strada. Indispettito per non essere riuscito a bloccare immediatamente l’autobus, l’uomo ha rincorso il mezzo, raggiungendolo alla fermata successiva. A quel punto ha fermato il motorino su cui viaggiava davanti al bus, per impedirne la ripartenza, e si è scagliato violentemente, con calci e pugni, sulla porta anteriore, tentando, per fortuna inutilmente, di salire a bordo ed aggredire fisicamente l’autista.

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I passeggeri, terrorizzati, sono scappati dalle porte ancora aperte dell’autobus, ma le loro urla hanno messo in fuga l’aggressore. Il conducente dell’autobus, dopo essersi assicurato che i viaggiatori stessero bene, e solo dopo averli tranquillizzati, ha richiuso le porte e ha ripreso la corsa, riuscendo ad appuntarsi il numero di targa del motorino su cui si è poi allontanato l’aggressore. Raggiunto il deposito di Capo Posillipo, altamente provato ed impossibilitato a continuare il servizio, l’autista ha chiamato le forze dell’ordine, denunciando quanto accaduto e lasciando il servizio per recarsi al vicino ospedale San Paolo per farsi medicare.

“Siamo alle solite – afferma Marco Sansone del coordinamento regionale Usb lavoro privato – è incredibile come possa esserci ancora qualcuno che pensi di manifestare la sua violenza e prepotenza in modo così palese. L’ennesima aggressione in piena serata – continua Sansone – con l’autobus zeppo di viaggiatori che tornavano a casa ed in pieno centro cittadino, un uomo si è arrogato il diritto di bloccare un mezzo pubblico e minacciare di aggredire fisicamente il conducente, scagliando pugni e calci sulla porta anteriore del bus, che per fortuna era chiusa come da normative anti-covid onde evitare la salita e la discesa viaggiatori.Diversamente, avremmo assistito all’ennesima aggressione fisica ai danni di un lavoratore dell’Anm. Auspichiamo che le forze dell’ordine rintraccino il malfattore – ha concluso Sansone -, sarebbe un deterrente verso chi pensa che si possa aggredire chi svolge il proprio lavoro e restare impuniti”.


Articolo pubblicato il giorno 25 Febbraio 2021 - 23:11


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